Dea Nera

grès, Ferro, 2012

Scultura in grès nero composta da due elementi sovrapposti uniti internamente da un sistema a perno in ferro. L'opera è insieme spazio e tempo, muta continuamente e non c'è un punto di vista privilegiato per entravi in comunicazione. Fluttua nell'aria, sale e si adagia, segue andamenti ora morbidi, ora pungenti ora concavi e convessi, complementari e opposti. E’ graffiata, segnata da linee ed anfratti d’ombra sfruttando così in senso dinamico la linea curva, dove i "vuoti", diventano i veri protagonisti. La scultura tende ad aprirsi in movimenti tortili, a rompere la massa della materia fino a farla comunicare in maniera del tutto accordata con l'esterno.
Racchiude in se il potere dell’essenza mutaforme in cui l’osservatore scorgerà morfologie naturali, il riflesso di una parte di sé ancora sconosciuta che la Dea Nera mostra dal mondo dell’ignoto.

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