Grande per Anna Sticco alla Milano Art Gallery
Ha riscosso grande successo la mostra di Anna Sticco, conosciuta come “l’Artista di Maria Callas” a Milano Art Gallery – Spazio Culturale, in via Alessi n. 11, a Milano.
L’esposizione, organizzata da Promoter Arte, è stata inaugurata il 16 settembre e, a seguito del grande consenso di pubblico ottenuto, è stata prolungata fino allo scorso 7 ottobre.
Esperta conoscitrice ed appassionata collezionista, Anna Sticco con le sue opere pittoriche mantiene sempre viva l’attenzione su Maria Callas, che considera icona del canto e donna dal fascino magnetico, a tal punto da essere considerata la “Donna più bella del Mondo”. La collezione dedicata alla “Divina della Lirica” comprende una vasta produzione di dipinti che offrono un significativo ricordo del suo percorso di vita, sia come cantante, sia come donna.
Contemporaneamente all’inaugurazione della mostra, la giornalista e scrittrice Silvana Giacobini ha tenuto una conferenza in merito alla sua ultima opera letteraria “La Settima Anima”.
L’evento è stato uno tra i numerosi appuntamenti in calendario per il Festival Artistico Letterario Cultura Milano, ideato da Salvo Nugnes, titolare di Agenzia Promoter e Direttore di Milano Art Gallery, che si conferma essere il salotto culturale in cui l’Arte, nelle sue più diverse forme, e la Letteratura si incontrano, offrendo la possibilità al pubblico di dialogare con gli artisti, gli intellettuali e i personaggi illustri che la frequentano.
QUALE TECNICA PITTORICA PREFERISCE E UTILIZZA PIU' SPESSO?
Utilizzo prevalentemente la tecnica mista, tenendo l'acrilico come base principale, integrata con la china, i gessetti, le matite, il collage, la foglia oro 24 carati, con una ricerca sempre in evoluzione, sperimentale ed eterogenea.
QUANDO NASCONO PASSIONE E INTERESSE PER LA CALLAS?
Premetto che, nonni e genitori erano appassionati estimatori di canto lirico e frequentavano abitualmente i teatri della zona. In casa l'argomento Callas era costante, nei vari discorsi.
Si parlava delle brillanti performance sul palcoscenico e anche delle vicende sentimentali, soprattutto del legame con il l'armatore Onassis, molto discusso e controverso, in quel periodo.
Confesso che, mi sentivo infastidita da lei e dal ruolo sociale che rivestiva, cosi ambiguo e mi creava disagio questa presenza virtuale, troppo invasiva e invadente, negli argomenti di dialogo domestico. Era una figura scomoda, poi ero tanto più giovane, con considerevole differenza d'età e la sentivo distante in tutti i sensi, personaggio avulso, dal mio modo di vivere quotidiano.
Mai allora avrei pensato che, potesse diventare fonte d'ispirazione per le mie opere.
Nel 2006, mentre ero a Parigi con mia figlia, ho avuto una vera folgorazione, un'illuminazione imprevista e inaspettata. L'ultimo giorno di permanenza, eravamo in visita all'Operà quando sono stata rapita da uno splendido manifesto, che la immortalava.
Mi sono sentita conquistare e catturare, come se la Callas mi stesse cercando e chiamando.
Ho subito comprato un libro di immagini in bianco e nero e in aereo, nel viaggio di ritorno, l'ho sfogliato e guardato attentamente.
Quelle fotografie mi hanno riportato in sogno reminiscenze e scenari del passato, appartenenti all'epoca dei miei genitori, con le peculiari caratteristiche storiche e le antiche tradizioni, usanze e consuetudini. Attraverso la Callas le ho riscoperte e valorizzate, rendendo ai miei cari un simbolico omaggio affettivo, ben concreto e tangibile.
COME E' RIUSCITA A DIVENTARE ESPERTA CONOSCITRICE DELLA CALLAS?
Negli anni ho, gradualmente e progressivamente, approfondito la mia conoscenza sulla Callas, cercando e acquistando documentazioni e materiale vario ed entrando in stretto e diretto contatto, con ambienti e persone, a lei vicine per relazioni d'amicizia e rapporti lavorativi, come la scenografa del regista Zeffirelli e lo stilista Pierre Cardin, che ha dichiarato, di ritrovare nei miei quadri, come impresso sulle tele, l'animo, vivo e vivace della Callas, in tutta la sua energia e linfa vitale.
Nel 2009, mi sono recata a Verona, paese nativo di Meneghini, primo marito della Callas e ho organizzato una mostra celebrativa. Quel contesto mi ha dato spunti e riferimenti importanti, per ricostruire la storia, nella sua completezza.
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