Promoter Arte: il catalogo di Amanda Lear ricco di grandi contributi dei più rinomati critici dell’arte tra i quali Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio
Promoter Arte del manager Salvo Nugnes ha recentemente curato il catalogo ufficiale della poliedrica artista Amanda Lear, di notevole interesse artistico e culturale, che ripercorre le tappe dell’originale percorso artistico e della sua vita. Il catalogo raccoglie le dichiarazioni, i testi e le interviste in merito alla sua carriera e la sua personalità di molti personaggi illustri amici della stessa, dai grandi critici dell’arte come Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Giordano Bruno Guerri e molti altri ancora, agli illustri sostenitori dell’artista come Elio Fiorucci e il sindaco Giuliano Pisapia.
Dopo una carriera piena di risorse che spazia dal canto al teatro alla Tv, da musa ispiratrice del grande Maestro Dalì a pittrice in prima persona, Amanda Lear, dopo la grande mostra di successo tenutasi presso la storica Milano Art Gallery l’estate scorsa, sarà sulla scena internazionale portando le proprie opere d’arte a Roma, New York e a Praga.
Tra le significative dichiarazioni a lei dedicate, il critico d’arte Philippe Daverio parlando della sua cara amica sostiene: “La cara Amanda è diventata veramente grande ed ha vissuto in modo particolare. La conosco molto bene, perché veniva da me in galleria, ancora 30 anni fa e la sua arte, così originale e spiritosa, corrisponde a pieno con la sua persona e la sua singolare e frenetica vita. È un personaggio molto creativo e molto alternativo.”
Giordano Bruno Guerri commenta il suo rapporto con Salvador Dalì e afferma "l'influenza di un mentore e pigmalione eccelso come Salvador Dalì è indiscutibile. Per me sono stati una coppia esemplare, perfetti nel loro equilibrio di artisti e creativi. Sono stati una coppia a modello appartenente a quel filone di storie d'amore sempre speciali e mai banali. Vorrei farle l'augurio più esagerato possibile, augurando all'allieva di poter superare il suo maestro".
E ancora, il Prof. Vittorio Sgarbi sostiene “Volendo inserirla e collocarla all'interno di un particolare movimento, la avvicino alla transavanguardia nell'ideologia, che riscopre l'opera come microcosmo, che rispecchia il macrocosmo della vita in un’attività creativa protesa all'infinito, a un'esistenza dalle mille possibilità, che si proietta e si riflette nella visione artistica libera e disinibita.”
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