Mi rendo sempre più conto

Mi rendo sempre più conto
che la vita è una distesa di sabbia,
non c'è raccolto, né prospettive, né più speranza.

Mi rendo sempre più conto
che esserci per gli altri
non significa che gli altri ci siano per te

nei miei occhi non c'è più sonno
sempre sola in questa lunga attesa
ad accumulare tutta la zavorra della terra

nuovi giorni nuovi dolori
accrescono il fardello delle illusioni
i miei sogni vanno a morire in terra lontana.

Mi rendo sempre più conto
attimo dopo attimo
il senile freddo che dipinge i miei momenti

spalanca le porte dell'inferno
strappando le mie emozioni i miei sentimenti
che lascio al volere di altri;

quanti cumuli di pene caricano le mie spalle
ora scivolate in avanti dal peso eccessivo
scontro con l'universo, mio calice di vita.

Mi rendo sempre più conto
che la menzogna varca i confini dell'assurdo
nel tempio del bene, ove mi soffermo a pregare.

Mi rendo sempre più conto
che amoreggio segretamente con la morte
senza far nulla per gettare via le sue provviste

ormai persa in un cielo rovesciato
nel destino obliquo del mio esistere
provo angoscia, e salgo nel carro

dove la luna non incontra mai il sole
dove la notte non vede mai il giorno
e ove le cose finiscono dentro la stanchezza del vivere.


(Piera Gabrieli)