Luci a Menton -7-
Isole di mare
Lo sguardo dell’artista attua sortilegi remoti, reinventando l’acqua, forma simbolica eppure concreta e vitale, elemento che sottolinea l’aspetto transitorio e caduo delle cose ma anche rimando all’infinito e all’eterno.
Variazione sul tema a significare la vita nel suo divenire e modificarsi: ci sorprende sempre il multiforme linguaggio attraverso il quale si esprime la natura mentre l’arte ne riconosce l’unità, sottraendo il reale allo sguardo dell’altrui dire.
Sostiamo, perché guardare l’acqua è come comprendere il tempo.
Sostiamo, non c’è conoscenza se non nell’ascolto; ridiamo l’origine suo alito delle cose, del loro scambiarsi reciprocamente il respiro in un sentimento, avvertiamo la risonanza emozionale con l’universo.
Le “Aque” sono schemi obliqui contro il silenzio e l’esilio dell’anima dalla natura.
Le inquadrature ravvicinate sono colori azzurri che ci catturano e stabiliscono un continente che rende eterna la nostra effimera figura di viventi, oltre il passaggio del tempo.
Entriamo in una dimensione spaziale che è anche temporale; è oltre quel limite che si scosta ogni giorno ed il mondo diviene incredibilmente vasto.
Stella Romano [Storica dell'Arte]
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