Skyline 3
L'orizzonte della creazione: il segno della vita
Si rinnova negli spazi delle Sale dell'Arte di Villa Venino nella Città di Novate Milanese, la mostra Skyline giunta alla sua terza edizione, Abbiamo sempre voluto presentare in occasione delle esposizioni da noi curate, una selezione di opere in grado di condurre l'osservatore su di una strada capace di offrire riflessioni ampie: un viaggio nelle forme dell'arte che nei secoli hanno costruito il pensiero e la cultura del vedere. Simbolica in questa direzione è la prima presenza in ordine cronologico-temporale di una tela del XVII secolo realizzata da un ignoto pittore, copia d'epoca di un celebre dipinto del grande artista Paolo Veronese, dalla curiosa storia (San Sebastiano davanti a Diocleziano). È stato questo per noi un omaggio nei confronti del nostro passato, della nostra storia antica, orizzonte prezioso per la contemporaneità. Il tema del paesaggio e delle figure all'interno dello spazio è sempre stato un orizzonte prezioso che Skyline ha voluto mostrare, sempre nel dialogo attraverso i secoli fra gli artisti di ieri e quelli di oggi. Diverse sono le opere presenti qui in occasione della mostra da noi curata provenienti dai secoli antichi: significativi sono i due dipinti del '700 di piccole dimensioni rappresentanti figure con rovine architettoniche, creati da Leonardo Coccorante, quasi due "finestre" su di un tempo perduto che in Italia rimane però un orizzonte paesistico ancora vitale e contemporaneo. Il paesaggio naturale e quello urbano trovano testimonianze capaci di farci compiere un viaggio emozionante: la città di Venezia si apre a noi nella luce e nel colore attraverso un'opera magica dipinta da Mosè Bianchi. Alcuni maestri del '900 italiano possiamo leggerli e viverli attraverso opere che non ci lasciano indifferenti: è il caso qui di una veduta poetica di Filippo De Pisis dedicata a Parigi e di un paesaggio con figure femminili (Le bagnanti) del grande maestro della Metafisica, Giorgio De Chirico; di Angelo Del Bon, maestro del Chiarismo, gustiamo la soave leggerezza di un paesaggio innevato di grande carica emozionale. L'Europa è qui raccontata in mostra nelle sue diverse geografie: il nord ed il sud vivono insieme le loro diverse storie di ieri e di oggi. Non passa inosservato il dipinto dedicato alla Bretagna da Mario Castellani (fu illustratore del Corriere dei Piccoli), capace di diventare una sintesi preziosa nel colore, del mondo del paesaggio francese, tanto vissuto da alcuni maestri dell'800. Abbiamo voluto creare un piccolo omaggio nei confronti di tre artisti italiani sensibili che nel tempo hanno sentito e dipinto il tema del paesaggio nel suo orizzonte esistenziale: Bruno Fanesi, Libero Ferretti e Giulio Scapaticci. L'unica scultura presente in occasione della mostra è una ceramica creata da Sandro Chia noto artista della Transavanguardia italiana creata dal critico d'arte Achille Bonito Oliva. È questa una scultura che racconta sinteticamente l'orizzonte dell'umano attraverso stilizzati volti che vivono sospesi nello spazio. Skyline 3 raccoglie testimonianze di pittura, scultura, fotografia e video: quest'ultime trovano significative opere realizzate da artisti provenienti dalla Grecia, dalla Cina e da Cipro. È un segno per noi prezioso capace di raccontare la contemporaneità nel suo orizzonte presente. Artisti: Afrodite Diamantopoulou, Angelo Del Bon, Antonio Francesco Peruzzini, Bruno Fanesi, Daniele Fontana, Enzo Fiore, Filippo De Pisis, Giorgio de Chirico, Giulio Scapaticci, Giuseppe De Nittis, Giuseppe Maldarelli, Gong Yizhu, Jing (Ellen) Xu, Kang Yifan, Leonardo Coccorante, Libero Ferretti, Lin Fangsuo, Mario Castellani, Mosè Bianchi, Nikos Kapsianis, Paolo Veronese, Pier Francesco Mola, Sandro Chia, Sang Zhuo, Stavros X. Petrou, Sun Chao, Wang Zhuoran, Yannis Koullias, Yuan Annie Zhuang, Zheng Chenhui
sabato 30 settembre 2023
Villa Venino, Largo Padre Ambrogio Fumagalli 5, Novate Milanese, MI - Novate Milanese - Milano - Italy
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto