Il Niente del Tutto

Non sei niente… solo uno straccio di perdute rimanenze.

Pensi di esistere, di vivere, di gioire e perdurare…

ma sei solo un agnello sull’altare: da sacrificare alle incertezze degli altri.

Sciacalli scaltri e astuti volano attorno ai tuoi pensieri,

colori austeri che peccano di brillantezza.

Pesantezza antica, gioia sopita, invidia scolpita.



Non sei niente… demente nel tuo finto lavoro tinto di rosso asettico.

Scettico, rassetto le mie cose, dolorose e personali: unici gesti rituali e normali.

Ti stimano in quei luoghi offerti al nulla che domina il tutto.

Distrutto ti chiedi dove sei… mio frutto che desidero a dirotto, di getto, a capofitto!



Sei qualcosa… solo in quelle spine di rose pallide e pericolose.

Punture noiose che gridano: sono vivo, elargivo, positivo!

Sei un numero… nonostante tutto. Cerci solo di risolvere le formule del tuo essere per fuggire il brutto.



Sei tutto… da solo, con il cuore, gli affetti eletti, i gesti timidi e riservati.

Cieli alati in cui sei te stesso… senza sesso, recesso o amplesso.

Sei tu… insieme agli altri, lontano dai volti, vicino agli scrupoli profondi ed immondi.


Il niente del tutto ha vinto ancora e nel mondo perdura.