54esima Biennale di Venezia ''Twenty Pounds of Therica opere su carta''
Padiglione Italia
“Twenty Pounds of Therica - opere su carta”
Promozione e cura: Pharmacy Industry Art Venice
Sestiere Giudecca, 619/a - Ex Convento SS. Cosma e Damiano - Giudecca
Apertura per il pubblico da sabato 2 luglio a domenica 25 settembre 2011
Inaugurazione a invito venerdì 1 luglio 2011 ore 19
Orario/opening hours 10.00-18.00 chiuso il lunedì/closed on mondays
Tel. +393388085170
myspace.com/pharmacyindustry
pharmacyindustry@gmail.com
Artisti presenti in mostra:
George Baselitz
Jean-Michel Basquiat
Joseph Beuys
Alighiero Boetti
Enrico Castellani
Francesco Clemente
Enzo Cucchi
Dadamaino
Gino De Dominicis
Marlene Dumas
Giosetta Fioroni
Mimmo Germanà
Jochen Gerz
David Hockney
Jörg Immendorff
Anselm Kiefer
Yves Klein
Jannis Kounellis
Markus Lüpertz
Gian Ruggero Manzoni
Piero Manzoni
Gabi Minedi
Luigi Ontani
Mimmo Paladino
A.R. Penck
Sigmar Polke
Jean-Paul Riopelle
Alexis Rockman
Ulrich Rückriem
Julian Schnabel
Cy Twombly
Seguirà catalogo Edizioni Skira (in italiano, inglese e tedesco)
La Pharmacy, promotrice e curatrice della mostra, è solita creare eventi al fine di porsi con provocazione contro operazioni culturali le quali, secondo i responsabili della stessa, vengono a sminuire il "concetto" di arte contemporanea, come la Biennale di Venezia di quest’anno, diretta da Vittorio Sgarbi. All'interno de La Pharmacy, antica sede di prodotti farmaceutici in quel di Mestre, sono ancora custoditi statue sansovinesche raffiguranti Galeno ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bilance, alambicchi, ampolle e vasi per contenere le spezie che andavano a formare anche la Triaca o Theriaca, antidoto per eccellenza per combattere i veleni (da ciò il titolo della mostra). Nel tempo, la Theriaca veneziana, il cui nome deriva da Therion, per indicare animali nocivi e velenosi, divenne famosa in tutto il mondo. La Pharmacy, allora, nel 1812, Manifatture Farmaceutiche Vendramin e Figli, grandi collezionisti d'arte, era considerata vero e proprio luogo di culto e di ritrovo di artisti, letterati, attori, politici e dei membri della Compagnie De Calza, ed è per questo motivo che gli eredi, da alcuni anni a questa parte, hanno voluto far tornare in vita questo luogo storico e, sostenendo eventi di prestigio, sono andati a ricreare quelle atmosfera del passato che resero quei locali, e i prodotti che la manifattura produceva, celebri in Europa e anche nel mondo. La mostra, lasciata Venezia, poi troverà collocazione, nei primi mesi del prossimo anno, presso la sede della Berlinische Galerie.
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