Recensione di Daniele Radini Tedeschi
Artista siciliano conclude gli studi presso l’istituto d'arte per poi iniziare la sua carriera.
Inizia come ritrattista dedicandosi al nudo dal sapore irrazionale e onirico, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. La sua continua ricerca introspettiva lo porterà a ritrarre donne allo specchio, gruppi di attori teatrali,
sipari, palcoscenici. La Vita é intesa dall'artista come luogo ove poter recitare una parte, seguendo un canovaccio imposto nel quale l’improvvisazione diventa quasi impossibile. Non a caso queste scene sono popolate
da pagliacci o da figure nude. Le ultime opere al contrario rappresentano la verità, ovvero la libera espressione di se stessi, l’agognato desiderio di offrirsi in modo naturale, sincero ed onesto. Con questo stile moderno e surreale l'artista espone in Italia, in Francia, in Inghilterra, in America e in Arabia. La sua ultima produzione
invece si ispira alle correnti artistiche sviluppatesi negli anni cinquanta e sessanta del novecento. quali la pop art e l'arte concettuale. Sono un esempio le opere che raffigurano la Coca Cola, la Statua della libertà, la Sprite,
con un chiaro riferimento al maestro di questa corrente artistica, Andy Warhol. Giardina riprende il modo di riciclare gli oggetti di uso quotidiano proposti dai mass-media, trasferendoli in una pittura fredda ed impersonale, il suo intento e documentare i cambiamenti di valori indotti dalla società del consumismo. Il pittore vuole testimoniare l’importanza della pubblicità nel veicolare modelli, nel dettare le mode e allora ripete l'ossessiva immagine di una lattina di Coca Cola, di Sprite o di Red Bull per dimostrare come le grandi marche condizionino la società attuale determinando stereotipi seguiti dai più. Giardina racconta l'epopea della civiltà di massa dove gli avvenimenti, i personaggi sembrano sparire dietro l’evidenza e l’invadenza delle notizie,delle immagini da rotocalco; dove abitudini e consuetudini sembrano sostituite o impersonate da oggetti. Lasua pittura sembra voler anche esprimere il trascorrere del tempo, ove il tempo passato viene rappresentato
dalla Cesta in vimini che ci riporta alla Canestra di frutta Caravaggesca, mentre il presente é raffigurato dalle lattine di bibite di largo utilizzo; si noti anche l’immagine della Statua della Libertà Che reca in mano al posto della fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà, una lattina di Coca Cola. Come nella Pop Art egli esegue delle ripetizioni seriali della stessa immagine, utilizzando tinte piatte e brillanti. Anche se il tema base dell’arte Pop è l'angoscia esistenziale della società dei Consumi, in cui l’uomo viene visto solo nell’ottica del potenziale consumatore, Giardina si esprime con un proprio linguaggio così personale che é quasi impossibile non riconoscere la sua opera. Il suo é un mondo molto colorato che sembra volere Comunicare allegria, ma nasconde
l’ansia di una angoscia esistenziale che si cela dietro i colori pieni e vivaci. La Statua della libertà è un simbolo di speranza che arriva in un momento di crisi. II famoso emblema del sogno americano si pone quindi accanto a tutte quelle icone popolari Che invadono la quotidianità dell’era Contemporanea. Artista oramai affermato e di fama consolidata, piace al grande pubblico di prestigiose Case d'Asta.Ha dimostrato, , attraverso importanti passaggi nelle aste, un notevole apprezzamento di collezionisti e di critica. Senza dubbio si tratta di un talento capace di andare incontro ai gusti del mercato grazie a opere attuali, analizzate con una feconda fusione tra pop art e iperrealismo. Opere che riflettono l’età consumistica, la profonda critica dello spreco indagato attraverso Ia tematica dei rifiuti, la poetica del trash veduta in senso filosofico come risultanza residuale di ere susseguenti. L’opera in mostra é mirabile nella realizzazione dell’effetto accartocciato attraverso il quale la luce sfolgora metallica e lunare.
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