Oltre la Maschera
Personale dell'artista ceramista Annalisa Apicella alla sede F.A.I. di Salerno
La maschera è un ‘oggetto’ mistico ed emblematico con una storia che si perde nella notte dei tempi. Non vi è un popolo che non ne abbia fatto utilizzo nell’espressione di sé; basti pensare all’uso, comune in tutte le lingue europee, della parola "persona" che sta ad indicare l’individuo umano ma anche la maschera di un attore. La maschera diventa dunque il simulacro dell’identità sociale e culturale, veicolata attraverso un’originale iconografia, in un complesso intrico di relazioni simboliche e di valori culturali specifici di una società.La sua funzione, che spesso si esplica attraverso musica, danza, movimento e recitazione, definisce occasioni socialmente importanti in cui trovano espressione i valori e le credenze più significativi per la comunità, tanto da assumere rilevanza in numerose sfere: religioso-mistica; mitologica, politica, teatrale, cerimoniale e rituale.Per la sua capacità di sovrascrivere ambiti diversi, è un simbolo ambiguo, luogo di antitesi che si svolgono in sincrono. Diverse realtà sono agite mediante il suo utilizzo, una soglia che consente la comunicazione tra campi differenti, l’attraversamento di un confine che divide i vivi dai morti, gli esseri umani dagli animali, il concreto dal divino.La maschera nasconde e rivela simultaneamente, legando con un filo invisibile forti dicotomie come fantastico e mostruoso, reale e finzione, passato e presente, paure e psicosi, mistero ed evidenze, libertà e conformismo, individuale e collettivo.In mostra dieci maschere con forma ovale, a voler amplificare il significato dello Scudo, si ergono una accanto all’altra proponendo una serie di espedienti e immagini discretizzate con un’espressività allusiva e mai totalmente definita. Una rielaborazione personale e sintetica di suggestioni prese in prestito da mondo etrusco, greco, coreano, giapponese, nord-americano e precolombiano, e altri, che suggeriscono o che vorrebbero suscitare la lettura delle più diverse emozioni nell’occhio dello spettatore.Se fin ora la maschera era sempre stata usata per esprimersi e proteggersi, quasi come uno Scudo, il confine tra ciò che è mostrato e ciò che si è, diventa, nella società contemporanea, sempre più labile, tanto che spesso sono gli stessi volti a incarnare le maschere e la linea di demarcazione scompare del tutto.Gli attori del nostro tempo non hanno più bisogno di maschere, è il loro stesso corpo a trasfigurarsi, ad esprimere uno stato d’animo o un’icona; un processo iniziato con l’avvento del cinema che oggi ci pone nuovi orizzonti e interrogativi con l’utilizzo dell’ intelligenza artificiale e delle realtà aumentate, capaci di proiettarci in mondi distopici, visioni sconosciute e destabilizzanti, nelle quali scompare l’umano.Nudi, spogliati di ogni orpello protettivo o evocativo, ciò che rimane oltre la maschera, è presenza di Spirito.
venerdì 8 novembre 2024
Via Portacatena, 50 - Salerno - Salerno - Italy
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto