Madonna della Contemplazione di Marco Troia nella Collezione delle Cattedrali
Recensione dell'Opera a cura del Critico d'arte Melinda Miceli
Vista la regressione culturale nel campo umanistico, artistico ed evolutivo dell’Uomo, il Certamen sulle cattedrali dell’Occidente indetto dal Critico d’arte e direttore artistico onorifico Melinda Miceli, è sceso in campo per la difesa degli Antichi valori e canoni che contraddistinguono da sempre l’Arte e i Suoi protagonisti. Rivisitazioni letterarie dell’arte sacra, gotica, romanica, barocca delle grandi cattedrali delle città sono state vagliate dalla selezionatissima giuria di esperti internazionali in grado di selezionare anche componimenti esoterici e ricercati, producendo nel 2019 la Collezione delle Cattedrali composta da 11 opere d'arte di artisti titolati come DElta NA, Sebastiano Cosimo Auteri, Sandro Masala, Miguel Angel Acosta Lara, nominato Ambasciatore onorofico del prestigioso International Art Prize Giottoetc... Una collezione celebre che ha il patrocinio di Enciclopedia d’arte italiana, Luz Cultural, Arts Direct, Corriere Nazionale, Stampa Parlamento, nella quale se si sceglie di entrare e si viene selezionati dal comitato scientifico, all'artista spetta il premio Certamen sulle cattedrali. Ultimo ingresso quello dell'artista palermitano Marco Troia avente un ricco curriculum vitae espresso con numerose mostre istituzionali. L'opera presentata ha titolo Madonna della Contemplazione. Una preziosa cornice dorata crea un'aureola intorno al dolce Volto dell'icona a metà strada tra il colorismo del Botticelli e la stilizzazione bizantina intesa come appiattimento delle figure volta a figurare un'astrazione soprannaturale. A ciò si aggiunga un particolare colorismo che tange lo stile pop attraverso linee e marcature di colore che le danno un tono di immagine quasi contemporanea. E' in questi stili che Marco Troia esperisce la sintesi del suo sapiente contemplare l’immagine dell’oggetto della propria fede. L’arte sacra cristiana nasce infatti per il kerygma di Pasqua, e ne diventa parte integrante. La religiosità e la santità in un’icona sacra diventano sempre più evidenti intorno al quarto secolo, periodo in cui la pittura è rivolta alla rappresentazione sacra. Mentre in un’opera d’arte tradizionale la linea di forza converge verso il centro prospettico, nelle icone bizantine le linee di forza sono dirette verso altri punti in cui si dirige la vista del credente. Le icone greche sono figurazioni molto comuni, con caratteristiche inimitabili, differenziate da altre immagini sacre per la rappresentazione di immagini stilizzate, l’immobilità, la vivacità dei colori e la presenza di un supporto ligneo, dettagli propri di genuina purezza in cui sono celati potenti significati teologici. Simboli che permettono di afferrare la fede se illuminati dalle Sante Scritture. La scena della Madonna della Contemplazione di Troia infatti presenta il soggetto sacro femminile in primo piano e sull’indefinito spazio che lo accoglie, sono affiancate le nuances che l'Artista da abile colorista accende sul disegno. Nella sua Madonna sono ben evidenziati i tre colori sacri che richiamano anche quelli propri della tradizione ermetica Cristiana cioè il rosso, il blu e la tipologia del giallo. L'acconciatura è di tipo rinascimentale, mostra l’accessorio obbligatorio per le donne sposate, il velo usato all’interno dei luoghi di culto, per prevenire ogni possibile causa di tentazione per l’uomo. Il volto richiama una bellezza di Botticelliana memoria, dai lineamenti ad arco, le testa illanguidita per la gravità dei capelli d’oro; una forma il più possibile pura e staccata dal fondo per la resa della bellezza ideale, di stampo neoplatonico, quella della Madre di Dio. Dott.ssa Melinda Miceli critico d’arte
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto