Gian Luca Gori Premio della critica sezione Poesia a International art prize Giotto
Perfetta sinergia tra mente e cuore che richiama il dantesco Intelletto d'Amore, tra Uomo e Valori
Gian Luca Gori è Premio della critica, sezione Poesia. Già vincitore di International art prize Giotto nel 2019 e' inserito insieme ad Alessandra Marinacci vincitrice per il 2020 e 21 nell'albo d'oro del Premio su Wikipoesia di cui Melinda Miceli si ricorda essere console e una delle prime madri fondatrici. La Sua premiazione reca la seguente Motivazione: "Per la riflessione storica che impongono i suoi eleganti versi”. Segue mia recensione alla poesia “Valori”. “Perfetta sinergia tra mente e cuore che richiama il dantesco Intelletto d'Amore, tra Uomo e Valori, la poesia segue un ritmo carsico in cui l'emozione emerge a tratti, pudicamente, come è giusto per un Guerriero dell'Anima. Le parole sono audaci ed eleganti, come il manto dei Templari, ma la passione tinge i versi di epica forza. I versi toccano le corde dell’animo col tema dell’amore assoluto come essenza di vita verso la giustizia universale in un’arte sublime. Si avverte l’impeto del vivere l’amore ma anche una preparazione e uno stile che risale alla migliore tradizione ungarettiana, lavoro di ricerca e di sperimentazione, ma anche di un parziale rifiuto dei Crepuscolari, di cui non viene abbandonata la discorsività, in favore di una essenzialità della parola connotata dal divertissement analogico. Gori vuole riportare a una dimensione essenziale, lo specchio della realtà, utilizzando il verbo come strumento per percepire l’inesprimibile essenza del mondo materiale, apparentemente privo di valori. Pervaso da un sentimento pessimistico di desolazione e di naufragio, che s'intravvede nella ripresa di elementi del decadentismo francese di fine 800, egli giunge attraverso l’autocoscienza e lo slancio etico a un epilogo di catarsi spirituale che attinge il suo vigore alla forza epica dei crociati templari”. Dott. ssa Melinda Miceli Critico d’arte Valori Copiright Gian Luca Gori Ragione più non ebbi perché memoria più non invocai incantato dal mio animo battagliero intensa e sola fu la mia fiamma, di ardore presa e accesa, ma come potei perdermi nel tempo struggente di un mondo che fu dura è la realtà per chi crede ancora nel sorgere del sole pochi sono coloro che temono il rancore per un attimo di stupida lucidità fiaba incantata, reggimi e portami ancora in alto nella regione dello spirito, che riempie e colma il mio pensiero illuso ero, per le parole che ho sentito ma scordai sempre il loro valore dietro i soldi che le distruggono per un' esistenza vana e scellerata che più non sa e non può dare la notte cala insolente e silenziosa nella società corrotta e afosa nella speranza di un risveglio che porti valore a ciò che deve consacrarsi eterno l'uomo in sé … e niente più. Sii Templare e non vigliacco l’anima ti avvolge in un manto bianco e sii fedele solo a lei guerriero di luce.
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto