Riflessi di donna di Armando Nigro primo premio sezione disegno a International art prize Giotto
Recensione a cura del critico d'arte Melinda Miceli
Realizzata con matita su tela di stile iperrealista, la donna dai lunghi capelli scuri, di stupende fattezze fisiche, riflessa nel gioco degli specchi appare quasi risucchiata dal suo Mistero. Immagine attinta dall’iperuranio delle idee che inverte la realtà oggettiva, sfumando nel gioco onirico del riflesso. E’ questo il senso del dipinto "Riflessi di donna" di Armando Nigro dove lo specchio si manifesta come un portale per fate e sul suo volto di ella si ravvisa la sorpresa di trovarsi innanzi a una dimensione atemporale. Il segno della matita esaltante la bellezza del soggetto è incisivo e sicuro, nitido anche nel rappresentare la morbidezza e la dolcezza delle sensuali forme, velate dal pizzo, magistralmente decorativo e preciso, ed ancora dal tulle, declinando un forte richiamo alla vanità del femminile. Il colore della pelle per il suo perfetto chiaroscuro, la nitidezza, lo spessore delle linee, le ombre realizzate con il tratteggio o la sfumatura, contribuiscono a vivificare quest’immagine con un esito realistico che lascia tutti sorpresi. Il volto sembra circondato da un’aura astratta come la sua immagine riflessa, che si perde in uno sfondo dove le forme si uniscono doppiandosi sulla geometria arcana sulla quale poggiano. L’adolescenza giocosa e innocente, ha ceduto il posto alla giovinezza, le inquietudini e le paure attraversano la linea del tempo in questa mirabile interpretazione di Armando Nigro nella quale l'atteggiamento esteriore solare ed erotizzante, nasconde una dimensione magico-intimistica. Le onde dei capelli sono seriche, corpose e la loro compattezza non impedisce di distinguere le singole ciocche. La cura dei dettagli è opera di una mano che predilige il Feminino in ogni suo riflesso. Dott.ssa Melinda Miceli critico d'arte
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