"Apocalisse quantica" del critico d'arte Melinda Miceli nel catalogo virtuale
L'arte indottrinata di Melinda Miceli. La fotografia. Recensione di Alessandra Marinacci e Salvo Leone
I mille linguaggi di Melinda Miceli.
Come recentemente ho affermato, per "raccontare" Melinda Miceli, quasi serve un'enciclopedia. Gli addetti ai lavori possono confermare agli altri e consiglio caldamente un tour della bellezza tra le Sue produzioni letterarie e artistiche.
Melinda è scrittrice a 360 gradi, Artista e scopritrice generosa di talenti che sostiene nei momenti bui, quando gli altri si ritirano pensando non sia "il momento commercialmente giusto"; questo perché per Lei l'Arte è Vita e Missione spirituale che esprime con mille linguaggi.
Poteva scrivere? Certo! Dai saggi alle guide, dalla poesia alle recensioni, dai reportage alla pittura e letteratura colta; sono migliaia le parole sontuose ed evocative che ci ha regalato Melinda Miceli Dama stendhaliana del bello. Le foto delle sue 18 opere premiatissime sono sue e le hanno valso il privilegio di entrare nella classifica dei libri piu' belli del mondo Art Book dal 2010 al 2017.
Poteva dipingere ? Sicuramente ci ha regalato colori per l'anima e le sue opere su vetro e tela furono vendute tutte in una mostra del CUFACAP e il ricavato dato in beneficenza. Come pittrice ha partecipato a innumerevoli mostre di enti pubblici con nature morte stile inglese e opere d'arte sacra di stampo medievale.
Questa volta ha scelto la fotografia, per esprimersi durante la coronavirus epoca, rappresentare un tema metafisico, "L'Apocalisse quantica", racchiuso da macchie vorticosamente sparse sulla superficie cangiante di uno strano cielo amaramente colorato come da una sostanza velenosa. Eppure su questo giallo-verde malato galleggiano nuvole di indaco spirituale. La tecnica d'avanguardia usa i sali e il bicarbonato con dei reagenti colorati per creare l'originalissimo vorticismo figurale.
Ed ecco che la sua foto in un attimo ha convertito la paura in momento catartico, con una lente mentale prima che materiale e la Vittoria epocale sta proprio in questa grande conversione alchemica che l'Artista nota e premiatissima a livello internazionale riesce a farci apprezzare in ogni sua creazione.
Alessandra Marinacci
Osservando la progressiva espansione ritmica si scorge un velare e un celare che ambiguamente s'intersecano per creare una nuova realtà partendo da quella iniziale. L'Apocalisse quantica di Melinda Miceli dai colori simbolici valica la classica semiotica biblica, attualizzando il tema tecno-logico di rete globale, che è inciso nella trama della figurazione, ed utiilizza la metafora del colorismo eterico facendo emergere il contrasto e le linee di espansione nella lotta tra il Grande Livellatore e l'usurpatore della Natura.
Le nuance del disordine giallo si declinano dal centro che sembra un vortice per diradarsi come un velo di ragno su tutta la superficie e mentre ingannano con la luce gialla segno di energia e fuoco, interrompono le tonalità sacrali dell'indaco. simbolo del sacro, in eterna lotta contro l'inganno diabolico universale.
La realtà non è semplicemente quella che appare e nella forma e nei colori dell'immanenza trascende pirandellinamente l'uno e le centomila possibili interpretazioni. Il blu indaco riferimento alla trascendenza o anelito alla spiritualità e voglia e anelito d'infinito che si annida in ogni anima libera e che oggi vive in una realtà da cogliere oltre i velami coi dovuti occhi severamente decisi a cogliere una possibile risposta dotata di senso per chi sa ancora essere creatura speciale nel marasma che circonda la fenomenicità.
Salvo Leone
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