Frammenti di vita in tempo di Covid di Sandro Masala nel Catalogo virtuale
Un'opera d'arte che fissa un percorso interiore globale in un mosaico figurativo apocalittico
Sandro Masala vive a Nuoro e lavora presso il suo Studio Digital Creations come Art Director. Ha studiato presso l’Istituto d’arte applicata e la Facoltà di Architettura di Firenze. Dal suo pregevole curriculum si evidenzia il Luxembourg art prize con l'opera “ La Sagrada Familia”, la partecipazione alla 1° Edizione biennale di grafica casa di Dante con le opere finaliste “L'uomo e la macchina” e “Sinfonia per meccanismi” e “ Indicium virtutis inventrici foecunditas scientia inceptum". Concorso Internazionale Art Contest 2017, Certamen internazionale sulle grandi Cattedrali per la sezione digital art. “Frammenti di vita in tempo di Covid” di Sandro Masala pone al centro della composizione dell'opera il virus orchestrato come un demiurgo scatenante i cambiamenti sociali e sanitari per affidare alla memoria artistica un ricordo nel quale altri possano rispecchiarsi. Realizzata con la computer grafica, definita dall’Artista digital art composita, lavorata con pennelli digitali, sovrapposta a texture di cromie diverse e manipolazioni grafiche, l’Opera ha l’intento di racchiudere diversi aspetti e la miriade di pensieri che affollano la mente dell’uomo durante un’esperienza apocalittica per fissarla nell’immagine e nel colore quasi come un mosaico fatto di vari tasselli.
La rappresentazione grafica di Masala “fotografa” un momento storico, una percezione emotiva, attraverso la forza centripeta dell’iconografia e del colore, alla continua ricerca di un senso o forse di un non-senso, che muove le nostre azioni e la nostra realtà. Intorno al Coronavirus sono illustrati il grande dolore per la perdita di cari andati via senza esser accompagnarli nell'ultimo viaggio dai familiari i quali si ritrovano a piangerli nella solitudine delle proprie dimore.
La grande mascherina che s’ impone nell’elaborazione dell'opera, sottolinea la paura, la ricerca di una protezione ed allo stesso tempo la diffidenza verso il prossimo; un “articolo” non voluto ma imposto per cause di forza maggiore, “simbolo epocale” che accompagnerà per molto tempo il nostro quotidiano occupando in futuro i nostri ricordi funesti.
Sullo sfondo quasi a sdrammatizzare l'intensità della rappresentazione, la vivacità dei balconi italiani, una reazione all’isolamento.
Si declina la voglia di farsi ascoltare, di condividere l’oscura angoscia e la gioia al calare dei contagi e delle morti, ma sopratutto sentirsi vivi in città, paesi, divenuti fantasmi al calar del sole: un paesaggio da science fiction, reso lunare e gelido per il controllo di un virus che ricorderemo a lungo.
“Frammenti di vita in tempo di Covid” come tappa di un percorso interiore, di momenti strappati al flusso della vita che lasciano tracce indelebili nell’anima, vuole rappresentare le paure, il dramma il dolore, ed allo stesso tempo la gioia la condivisione di nuovi stati d'animo imposti dalla presenza di un virus dominante che ridisegna qualsiasi spazio mentale e fisico. I frammenti di vita sono in effetti ciascuna delle parti in cui si suddivide “l’entità società” quando si rompe, e ricerca attraverso le forme, il senso dell’esistenza, all’interno di esperienze e momenti lambiti dal pensiero, ma sempre attinenti all’oggettività.
Quel rosso porpora che avvolge e riveste la scena accende il senso del dolore rievoca quando dormire diventa difficile e il vento soffia aspro e l'incubo si riavverte sotto l’obliqua pioggia, nella speranza che si attenui il dolore del mondo, stringendosi al sogno del presente, miraggio fatto di niente ma di tutto quello che si può aspettare nella consapevolezza di averlo smarrito.
Il colore rosso oltre che alla drammaticità del momento indica anche il gesto di chi vince e non vuole rinunciare alla ruota del tempo, l'abisso in cui non vuole sprofondare. Palpitanti e instabili allusioni e rimandi al mondo che ci separa e ci unisce, sfiorano il centro emotivo dell’opera mentre il domani attende un uomo vigile sulle rilevanti mutazioni della Storia vissuta.
Nell’incertezza di capire se dolore e morte furono invano, il futuro resta un sogno amaro ed effimero, strazio di apprensioni, di sentimenti che si addossano al passato, dove la vita che ci aspetta nel rispetto nei tempi stabiliti da altri e imposti dalla necessità, anela quegli attimi pacifici e sognanti di cui forse non ce ne saranno mai più”.
A cura del Critico d'arte Melinda Miceli
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