L'artista Armando Nigro, maestro dell’iperrealismo, espone “La dolce vita” alla Mostra Masterfull Work
Recensione a cura del Critico d'arte Melinda Miceli
L'artista Armando Nigro, maestro dell’iperrealismo, espone “La dolce vita” alla Mostra Masterfull Work, presso Museo contea del Caravaggio dal 14 dicembre al 10 gennaio. Critici d'arte Melinda Miceli e Alberto D'Atanasio. Tra le opere esposte gli storicizzati Xavier Bueno, Alex Caminiti, Antonio Manzi, Dialmo Ferrari, Renato Guttuso.
“Nel dipinto “La dolce vita” di Armando Nigro oltre la bella confezione c’è la ricerca di un’originalità allegorica nascosta bene in una trama apparentemente superficiale e da effetto. Il soggetto si stendo sulla tela affidandosi a una perfezione formale di sapore fotografico dove atmosfere luminose e fortemente contrastate sottendono un richiamo ai grandi pittori realisti del XVII e XVIII secolo. L’opera porta in primo piano la scena romantica del bacio in vespa che ci trasporta nel tempo passato per i particolari di cui si vestono i protagonisti che appaiono beatamente spensierati. Nello sfondo architettonico però l’apparizione di una Ferrari assolutizzata e indipendente da tutta la figurazione è la manifestazione di un contrasto onirico che si oppone al tempo passato; l’espressione dell’alta società odierna che come una minaccia incombe, innalzando le mire verso la felicità. La “cultura ufficiale” di sistema è costruita nell’intento di intrappolare le persone nella rete del materialismo puro che per logica dei fatti si contrappone allo spiritualismo, dove queste due “ideologie” non possono trovare coerenza pacifica. La Ferrari in questo disegno in bianco e nero, fatto con matita su tela extra fine, dipinta con contrasto a colori ad olio, assume una “forza” incontrastabile, il muro che divide il trascendente dall’immanente. L’artista attraverso la sua esecuzione filmica mette in scena un profondo messaggio di dualismo tra passato e presente che ritraccia la visione spirituale della vita in un ammonimento dove quella Ferrari che sembra essere un sogno, diventa una minaccia al pensiero della massa che perso ogni valore dietro le manipolazioni consumistiche, viene soggiogata dal mantra dell’avere allontanandosi sempre più dall’essere”.
Dott.ssa Melinda Miceli storico e critico d'arte
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