Sandro Masala espone Monica Bellucci alla Mostra Masterfull Work
Recensione a cura del Critico d'arte Melinda Miceli
L'artista sardo maestro della digital art, Sandro Masala espone "Monica Bellucci"alla Mostra Masterfull Work, presso Museo contea del Caravaggio dal 14 dicembre al 10 gennaio. Critici d'arte Melinda Miceli e Alberto D'Atanasio. Tra le opere esposte gli storicizzati Xavier Bueno, Alex Caminiti, Antonio Manzi, Dialmo Ferrari, Renato Guttuso.
“Comunicativa e incontenibile l’arte di Sandro Masala è costantemente tesa alla ricerca di uno spazio adatto ad accogliere la sua travolgente ispirazione. “Monica persa in un pensiero in riva al mare”, personaggio per nulla monocorde ma sfaccettato e complesso, Monica Bellucci attraverso la quale Masala mostra la sua capacità di addentrarsi nell’universo femminile con virtuosismo e sagacia. Femme fatale, seducente, tenera e innamorata al tempo stesso tempo, ritratto di una donna di spettacolo che non coglie un momento focale nella ritualità della primadonna ma della quale comunica lo stato emozionale. L’opera riesuma l’abilità di trascendere gli stereotipi delle epoche per lo spettatore che non voglia fermarsi al semplice dato visivo. L’eleganza non sacrifica la sensualità, che esplode vigorosa nella postura tanto libera quanto assorta. Il corpo flessuoso e venereo illustrato dall’Artista svela un anelito, un’ideale di esperta modernità mentre traspare un sentimento dell’effimero, un’idea di fragilità toccante che si fa strada tra l’immagine filmica e le variazioni coloristiche portatrici di intenso dinamismo.
Partendo dalla base bianco nero, al fine di esaltare la profondità del suo stato meditativo, e dare corpo fisico al suo intento, Masala ha pigmentato l'intera opera con tutti i colori base, rossi, verdi, azzurri, gialli, affinché quel pensiero nascosto trovasse la sua manifestazione nella passione, la speranza, la purezza, e la spiritualità di Monica. L’opera è realizzata con la computer grafica, definita dall’Artista digital art composita in quanto, partendo da un’immagine che viene esasperata nell'ingrandimento, lavorata con pennelli digitali, sovrapposta a texture di cromie diverse e manipolazioni grafiche, si perviene alla creazione voluta e cromie ricercate. Un ritratto di diva“esistenzialista” capace di resistere all’usura del tempo che cristallizza l'illusione di una nuova concezione femminile e filosofica sganciata da preconcetti e pregiudizi di banale superficialità”.
Dott,ssa Melinda Miceli storico e critico d'arte
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