Urbis et civitas la grande mostra del Certamen internazionale sulle Cattdrali un eventi per evocare l'arte storica
Artisti selezionati dal comitato scientifico del Certamen Armando Nigro, Sebastiano Cosimo Auteri, Pasquale Viscuso, Nelly Fonte, Laura Calafiore, Vincenzo Presenti, Roberto Lutri,
La storica cornice del Certamen internazionale sulle grandi cattedrali d'Europa indetto da Ok Arte Milano con la collaborazione di Luz Cultural Spagna, Globus Television e magazine, Enciclopedia d'arte italiana, inserito all'interno della rassegna culturale internazionale Sarno citta' Festival Premio Ippogrifo d'oro, Oscar delle arti ospiterà la mostra a d’arte contemporanea "Urbis et civitas" sugli stili e sui profili dell’Arte figurativa e astratta di Artisti selezionati dal comitato scientifico del Certamen. Evento nell’evento, la mostra che indaga i mondi della civilta' e della storia dell'urbe e della palingenesi naturale, si terrà contemporaneamente alla premiazione del Certamen dal 22 al 23 novembre nella prestigiosa Casa Museo Elio Vittorini e Biblioteca civica di Siracusa. Ortigia Via Roma fronte Cattedrale e a fianco Palazzo Vermexio.
Il comitato scientifico presieduto dalla dott.ssa Melinda Miceli scrittrice e critico d’arte ideayrice del Certamen è composto da grandi esponenti della Cultura come l’ambasciatore Ray Bondin, il regista Stefano Reali, il critico Alberto Moioli direttore dell’Enciclopedia d’arte italiana, il Gran Maestro dei Templari Federiciani Corrado Armeri, il fisico nucleare Jacek Ciborowsky.
Di seguito gli stralci critici degli Artisti selezionati su piu' di 100, aderenti alla prestigiosa mostra Urbis et civitas: ARMANDO NIGRO, SEBASTIANO COSIMO AUTERI, PASQUALE VISCUSO, LAURA CALAFIORE, NELLY FONTE, ROBERTO LUTRI, VINCENZO PRESENTI.
“Armando Nigro pittore iperrealista nel suo repertorio contempla soggetti che si stendono sulla tela affidandosi a una perfezione formale di sapore fotografico dove atmosfere luminose e fortemente contrastate sottendono un richiamo ai grandi pittori realisti del XVII e XVIII secolo. La verità dell’impostazione dimensionale, la sicurezza penetrante del disegno, la sapienza del taglio e della distribuzione delle cromie rende l’assunto di una fedeltà maniacale al visibile, tale che nelle sue tele si trasforma in un giocoso divertimento visivo, lontano da qualunque inquietudine ed espressionismo manifesto. Nigro crea immagini fondale dalla forte spettacolarità, che si accingono a rapire i sensi dello spettatore un viaggio tra colori, forme e suoni che catturano e coinvolgono ogni percezione sensoriale restituendola al mondo sotto una veste culturale e modaiola. Il suo universo artistico fatto di donne, paesaggi e ritratti dipinti con grande maestria insieme a particolari tecnici di architettura siciliana barocca e liberty, ricercati per la perfezione del disegno, sembra, influenzato anche dalle fotografie di moda, e dalle dive del cinema che a loro volta hanno assimilato le reminiscenze pittoriche, in un cerchio di citazioni più o meno consapevoli”.
“Gli scatti del viaggiatore e fotografo Sebastiano Cosimo Auteri nei quali l’artista ha saputo ritrarre la realtà del Perù si legano strutturalmente alla tradizione di una cultura che da sempre affascina esploratori e avventurieri, coloni e viaggiatori e seguendo la scia di una «terra incognita» scrutata dall’occhio contemporaneo ci svelano strati eterogenei di tradizioni artistiche, rituali, religiose e, quel fascino esotico nelle forme e dei colori che emerge dai passi del suo diario di viaggio. Risulta magistralmente espressa la malinconica quotidianità di questa gente attraverso un utilizzo consapevole delle leggi compositive e prospettiche, della profondità di campo e, soprattutto, della dialettica tra luce ed ombra, quasi a riflettere superstizioni e credenze che deflagrano nei colori inverosimili da immortalare sulla pellicola. Il surrealismo di alcune fotografie deriva dalla capacità magnificare i riti quotidiani, in scatti la cui fragilità evocano un'irrefrenabile angoscia in cui la sensibilità musicale anima le intransigenti composizioni pittoriche dell'artista. Lo scatto tecnico è innato, e porta dentro di se, quella luce che è del Perù, una terra antica, e del suo popolo; Auteri si apre alla preghiera in questi volti e paesaggi per raccogliere con istintiva prontezza ogni attimo di fugace incanto che la vita accompagni al suo sguardo e lo porta a scattare istantanee e fulminee da evocare il genere del reportage umanista”.
“Chi ha la fortunata occasione di osservare l'opera pittorica di Laura Calafiore si troverà dinanzi colori art nouveau con fiori o paesaggi, pieni di suoni e forme vibranti di energia vitale. I suoi quadri magia di gorghi cromatici mutevoli del mondo visibile, spostano il codice del segno dal referente realistico a variazioni astratte, presentando attraverso modulate incidenze, felici visioni fisiche e naturali dalla percezione quasi sensuale.I suoi soggetti floreali e umani, “topoi”, sotto ogni latitudine, intriganti allegorie del reale e delle fluttuazioni dello stile nel corso delle epoche, hanno trovato consenso di pubblico nelle maglie magiche di effigi simboliste e concettuali sconfinando nella modernità di una nuova “teofania” ammantati in una silenziosa veglia. Il perimetro della cornice accoglie composizioni con seduzioni coloristiche che esprimono nella profondità del suo sentire, le tracce della contemporaneità, metafora del suo divenire creativo. Logiche narrative dove turbamenti, nostalgie e sorprese danzano in un giardino impressionista incantato di poesia sbocciata che segue il lento fluire del tempo nell’eterno divenire dell’anima mossa verso l’astrazione senza tempo, riflesso di un viaggio interiore animato da persuasivi frammenti classici”.
“Nella pittura di Pasquale Viscuso convivono due anime complementari, separabili, astratto e figurativo elaborate da un processo di improvvisazione psichica sul campo fisico e spirituale. Una tecnica volta a ricercare l’invisibile con le regole del buon disegno ma destrutturato come in un’esplosione nella quale si palesano orizzonti di fuoco al confine con l’informale e il tachisme. Viscuso estrae dalla sua intuizione un proprio alfabeto primitivo, che proviene da un’indecifrabile linguaggio arcaico, mosso da un segno efficace che pulsa di un ritmo ancestrale avente il ruolo funzionale di renderlo fortemente contemporaneo. Nello svuotarsi del suo calligramma l’artista mette in scena l’accettazione volontaria e sapiente del caso all’interno di una sperimentazione visibile nelle cromie delle superfici, nelle vivaci tinte pastello, mai troppo sature che mostrano audaci segni intenti ad indagare il profilo ineffabile dello spazio e del tempo”.
“Nelly Fonte affascinata dal ricco repertorio iconografico impressionista, incontenibile e attenta osservatrice del reale, cerca attraverso i suoi soggetti paesaggistici e umani, un angolo d’Oriente in Sicilia. Riversa nelle sue opere l’influsso di Degas, Renoir, Monet piegandolo con maestria al proprio stile, coniugandolo alla purezza dei colori brillanti, i blu, i verdi e i rossi, e alla vitale arguzia delle ambientazioni effigiate con una sublime aura di orientale esotismo. Queste opere si fanno racconti di vita e di natura in scorci paradisiaci, le cui esigenze estetiche poggiano sul colore-luce che si spande flessuosamente per esprimere una nuova visione dell’impressionismo attinta dal mondo rinascimentale nordico, dove anche nel dimesso ciuffo d’erba, si scorge la beltà e l’incanto del creato. In questa cifra stilistica e semantica la sofferenza umana è impressa dal distacco dagli archetipi e dai valori originari e antichi. Tratto antropologico inalienabile del suo segno, la natura intesa panteisticamente; in tele come “L’araba fenice” dove la simbologia, che rappresenta la morte e la risurrezione dalle ceneri, va intesa come un ritorno alla primordiale bellezza della natura, sentita e rappresentata con la riverenza di un culto contemplativo e razionalista al contempo.”
“La pittura naif fiabesca di Roberto Lutri si allinea a un linguaggio figurativo immediato, lineare, dove paesaggi, animali, scene esoteriche ed elementi della natura ne costituiscono i temi principali.
Quest’arte moderna nelle apparenze si carica di contenuti profondi consapevole delle potenzialità cromatiche della tavolozza.
Livelli di forza espressiva ed intensità cromatica esprimono nell’astratto un turbinio di colori dinamica con forme fluide in movimento e sfumature di colore si sciolgono in composizioni sempre più informali. L’artista estremizza il processo di riduzione e di decomposizione dell'immagine cubista attraverso un segno prevaricato dal colore in cui gli elementi strutturali sono definiti da linee verticali e orizzontali, dai colori primari giallo, rosso e blu, al bianco della tela e al nero della griglia di linee.
Il suo linguaggio pittorico ineffabile, racchiuso in coacervo di segni, filamenti, onde restituisce l’entità di un grembo primigenio nel quale rigenerarsi”.
“Le opere dell’architetto Vincenzo Presenti sono complementi di arredo e di design, rappresentazioni colorate e stilizzate dirette ed evocative di una bellezza mai sopita della natura mediterranea, trasfigurata in amene nuances. Quadri perfetti per una casa moderna attenta allo stile e al mondo dell’arte, pezzi unici che aggiungono un particolare valore emotivo all’opera d’arte in quanto unendola al design rivelano un’intensità espressiva, talvolta concitata ed astratta ma confluente in ambientazioni di straordinaria quiete. Un artista testimone della contemporaneità che ha saputo ricreare un connubio perfetto tra la bellezza e il design di oggi e di ieri. Nell’astratto Presenti trova la sua dissoluzione e la sua gnosi del manifesto tenendo fede al compito di donare armonia e positività, esprimendo con il sostegno di forme tecnico espressive ancora più eclatanti, il suo tributo alla essenzialità' calda e solare della sua e nostra terra di Sicilia avamposto di storia e civiltà. Immergersi nei suoi paesaggi e nature morte declina l’invito ad un incantato rivelarsi attraverso una pensosa atmosfera arcaizzante che richiama la primordialità, l’intuizione cosmica e la forza del disegno da ricomprendere senza ripensamenti”.
Dott.ssa Melinda Miceli
Direttore artistico e Critico d'arte Ok arte Milano, Luz Cultural magazine, Ars Magistris, Enciclopedia d'arte italiana. Sarno citta' festival Oscar delle arti, Premio internazionale diva dell'anno.
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