Armando Nigro l'iperrealismo scenico effetto poster
Armando Nigro eccelso interprete ipperrealista contemporaneo
ARMANDO NIGRO Dall''iperrealismo scenico effetto poster ai soggetti contemporanei.
A cura di Melinda Miceli Critico d'arte
NigroNasce a Catania nel 1969 e vive ad Avola in provincia di Siracusa. Scopre la sua vena artistica lavorando come cassiere al suo bar tabacchi dove prova a ricomporre con incredibile fedeltà i piccoli frammenti mancanti delle vecchie banconote usando solo comuni matite. Dal 1991 al 2010 espone classificandosi primo in vari concorsi con la tecnica matita su tela. Talento scoperto dalla pittrice Laura Santina Alessi, consegue premi e mostre con apprezzamenti critici anche da Sgarbi e Paolo Levi, sia per la sezione disegno sia per la sezione pittura qualificandosi nel 2019 Artista dell'anno. Armando Nigro è un pittore figurativo di tendenza iperrealista, il cui universo artistico è fatto di architetture barocche tra incantate realtà che ritrae compendiandole alla bellezza femminile in un personalissimo ed estatico viaggio creativo nel quale ripercorre la Sicilia e l’avvenenza del suo paesaggio.
NigroI suoi soggetti si stendono sulla tela affidandosi a una perfezione formale di sapore fotografico dove atmosfere luminose e fortemente contrastate sottendono un richiamo ai grandi pittori realisti del XVII e XVIII secolo. La verità dell’impostazione dimensionale, la sicurezza penetrante del disegno, la sapienza del taglio e della distribuzione delle cromie rende l’assunto di una fedeltà maniacale al visibile, tale che nelle sue tele si trasforma in un giocoso divertimento visivo, lontano da qualunque inquietudine ed espressionismo manifesto. Le sue abilità pittoriche nel ritrarre la bellezza femminile nella forma più autentica, realizzate mediante il districarsi di molteplici giochi chiaroscurali, inducono a volte l’osservatore ad interrogarsi su quali siano le impercettibili differenze che possano far distinguere il quadro dalla fotografia in una soggettiva e riuscita rielaborazione. Armando Nigro indugia con grande precisione sui particolari, riuscendo a rendere tutta la bellezza delle sue incantevoli creature con pennellate ferme ed energiche che a volte si fanno acquerellose, tanto da permettere improvvise accensioni di luce che denotano l’urgenza di una spinta emotiva nel creare istantanee che trasportano nella dimensione di chi dipinge per irresistibile impulso, obbedendo alla passione del proprio Io. L'artista sente la pittura, la ama, si compie in essa, e nelle sue le sue tele che vivono di questo “Sentimento dell’incanto” attraverso una tecnica fine e libera da induzioni estetiche di rielaborati già noti, giunge alla trasfigurazione di un risultato esternato oltre le concessioni estetiche di apprezzati legami espressivi, dando vita a quadri suggestivi dalle stupende rappresentazioni. Emblematica la sua revisione dell’inquadratura, manifesta nelle figurazioni, per la capacità d' inserire il soggetto nella dimensione strutturale con energia e liricità, instaurando un immediato incontro di confidenza, colmo di esteriorità in un clima di vanitosa avvenenza aprendo la strada ad un’interpretazione destinata a cambiare la sintesi immaginifica.
La combinazione di bellezza travolgente e straordinario realismo nei ritratti femminili, insieme ai notevoli virtuosismi tecnici, hanno la volontà di trasmettere un messaggio e di creare un dialogo tra l’osservatore attento e l’inconscio della figura ritratta, attinta dall’iperuranio delle idee che inverte la realtà oggettiva e vive in una dimensione onirica dalla quale è incapace di ridestarsi. Nigro crea immagini fondale dalla forte spettacolarità, che si accingono a rapire i sensi dello spettatore un viaggio tra colori, forme e suoni che catturano e coinvolgono ogni percezione sensoriale restituendola al mondo sotto una veste culturale e modaiola.
Il suo caleidiscopio artistico fatto di donne, paesaggi e ritratti, dipinti con grande maestria , insieme a particolari tecnici di architettura siciliana barocca e liberty, ricercati per la perfezione del disegno, sembra, influenzato anche dalle fotografie di moda, e dalle dive del cinema che a loro volta hanno assimilato le reminiscenze pittoriche, in un cerchio di citazioni più o meno consapevoli.
La soggettività espressiva dello stile di Armando Nigro, crea un’impronta del tutto personale e riconoscibile, caratterizzata anche da virtuosismi pittorici per cui sotto le epidermidi trasparenti si riescono a scorgere i segni dell’incidenza della luce restituendone una copia allusiva con effetto poster. Dinamismo, movimento, innato senso d’eleganza, rispettano i canoni delle lezioni classiche del passato. La sua realizzazione di suggestioni spaziali e luministiche da scenografo, dove non esiste una reale e netta divisione del mondo reale da quello creativo, ispira e suggerisce una sorta di uno spettacolarizzazione filmica del dipinto, dove l’orchestrazione figurativa è rinvigorita dalla personalità forte ed estrosa che contraddistingue questo interprete eccelso del fare arte contemporanea.
Melinda Miceli Scrittrice e critico d’arte
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