Inaugurata SonoContour. Sergey Filatov incanta la platea con la sua performance dal vivo
Grande trionfo per la performance dal vivo di Sergey Filatov allo Spazio COMEL, l’artista sarà presente in galleria fino a mercoledì
L’eclettico artista russo ha incantato la folta platea con una performance che ha esaltato ogni sua opera, sottolineandone caratteristiche e potenzialità.
I visitatori hanno potuto ammirare in azione 11 sculture sonore realizzate in gran parte in alluminio, che grazie al connubio tra tecnologia, creatività e ingegno producono suoni diversi e contribuiscono a creare un ambiente sonoro avvolgente e stimolante. In galleria a disposizione degli appassionati anche il catalogo multimediale che, oltre a immagini e testi critici, contiene anche i video delle opere e della performance, visibili attraverso i QR Code apposti in ogni pagina.
Sergey Filatov, come un novello demiurgo/direttore d’orchestra, reinterpreta l’idea di arte multimediale e fusione tra i linguaggi artistici. Grazie alla sua curiosità, le profonde conoscenze tecniche, alla continua sperimentazione, all’osservazione attenta della realtà che lo circonda e il desiderio di andare al di là di essa, Sergey Filatov raggiunge livelli di innovazione che superano la semplice fusione dei principi della sound art all’arte cinetica, e creano un rivoluzionario modo di comunicare.
L’oggetto artistico diventa così un mezzo per scrutare lo spazio andando al di là della materia, fondendo i sensi di vista, tatto e udito alla ricerca di un significato ultimo e nascosto. Come ha affermato Giorgio Agnisola durante l’inaugurazione: “Chi ha detto che la tecnica non possa essere spiritualità? O che la tecnica non possa essere, nella sua primigenia intuizione, Arte, Spirito, Mistero? Probabilmente noi siamo abituati ad essere troppo schematici, la verità è sempre nelle cose e Sergey ce lo insegna”. Dunque l’arte e la ricerca del suono sono per Sergey Filatov un modo per comprendere la natura e l’uomo attraverso un processo che dalla macchina e la scienza approda al luogo più intimo e nascosto dell’anima, quel luogo che permette di scorgere in parte il mistero proprio dell’essere umano.
Vincitore della VII edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea, l’artista russo si è esibito agli inizi di maggio presso i Giardini dell’Arsenale, accanto all’artista franco-libanese Tarek Atoui all’interno della alla 58° Biennale di Venezia. È tornato in Italia per la preparazione e l’inaugurazione di SonoContour, e qui si tratterrà ancora fino a mercoledì 12 giugno, prima di ripartire per altre mete europee. I visitatori della mostra potranno dunque interagire con l’artista, porre domande e assistere a brevi esibizioni fino a mercoledì sera.
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