Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea 2018 - Vince l'artista russo Sergey Filatov
Un pomeriggio di grandi emozioni quello di sabato 20 ottobre allo Spazio COMEL Arte Contemporanea che ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori della VII edizione del Premio COMEL
Una galleria gremita di artisti, studiosi, appassionati e semplici curiosi, amici di vecchia data e tante nuove conoscenze che hanno condiviso emozioni ed esperienze diverse.
La giuria, nella persona del presidente Giorgio Agnisola e del giurato Andrea Baffoni presenti alla premiazione, ha annunciato il vincitore 2018: l’artista russo Sergey Filatov per la scultura sonora Platosonus. Queste le motivazioni: “Nell’opera Platasonus, Sergey Filatov, rifacendosi alle sperimentazioni tra musica d’avanguardia e arti visive, con essenzialità costruttiva e originale e minimale tecnologia, utilizza l’alluminio come metallo sonoro, grazie all’azione percussiva di fili mossi da semplici congegni elettrici, recanti all’estremità piccoli batacchi. Il contrasto tra l’essenzialità funzionale della struttura e la suggestiva casualità degli effetti musicali si risolve in un senso di delicata, discreta e intimistica armonia, non scevra da una sottile e forse inquietante allusione alle possibili ibridazioni tra l’uomo e la macchina”.
Confermando la difficoltà dello scegliere un solo vincitore tra le 13 opere di altissimo livello, la giuria ha assegnato inoltre una menzione speciale a quattro artisti: Marco Cavalieri per l’opera My Time, Laura De Lorenzo per l’opera Piattaforma AL-13, Monika Kosior per l’opera My Open Heart e Federica Zianni per Labyrinth I.
È stato assegnato anche il Premio del Pubblico all’artista siciliano Carmelo Minardi per la scintillante scultura Musa Spaziale, che ha ricevuto la preferenza dei visitatori della mostra.
Un’edizione che può ben essere definita “musicale”, dato il tema trattato quest’anno, l’armonia, e la particolarità dell’opera vincitrice, in un’atmosfera internazionale, vista la provenienza da ben sette paesi diversi dei 13 finalisti (Italia, Albania, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Polonia e Russia, oltre a Iran e Israele, luogo di nascita di due degli artisti che vivono e lavorano in Europa).
In tale contesto, quale migliore ospite poteva impreziosire la serata se non il fisarmonicista e compositore Marco Lo Russo, musicista di altissimo livello, ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Il Maestro Lo Russo ha eseguito per il folto pubblico alcuni suoi brani incantando la platea e citando la frase dostoevskiana “la bellezza salverà il mondo”, come invito a godersi la mostra e l’atmosfera allo Spazio COMEL.
Una vera festa dove il lato umano del Premio COMEL, che lo contraddistingue tra i tanti premi artistici esistenti, è riuscito ad avvicinare personalità così diverse per età, formazione, esperienze e provenienza geografica.
Rinnovando l’appuntamento con l’VIII edizione del Premio COMEL per l’anno prossimo, si ricorda che si potrà visitare la mostra “Armonie in Alluminio” tutti i giorni dalle 17 alle 20 fino al 27 ottobre.
I 13 finalisti: Yinon Avior (Israele - Danimarca, Copenaghen), scultura; Maryam Beniasad (Iran - Italia, Milano), scultura; Marco Cavalieri (Italia, Roma), scultura; Laura De Lorenzo (Italia, Roma), scultura; Lino Di Vinci (Italia, Genova), pittura; Sergey Filatov (Russia, Mosca), scultura; Monika Kosior (Polonia - Italia, Roma), scultura; Marsel Aion Lesko (Albania - Italia, Roma), scultura; Gisella Meo (Italia, Roma), scultura; Carmelo Minardi (Italia, Catania), scultura; Boryana Petkova (Bulgaria – Francia, Parigi), pittura; Simon Van Parys (Belgio, City Of Ghent), pittura; Federica Zianni (Italia, Milano), scultura.
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto