Luce Delhove, la metafora silenziosa e ispirata dell’alluminio
Vincitrice della scorsa edizione del Premio internazionale COMEL Vanna Migliorin, l’artista belga torna a Latina con una sua personale.
Dal 10 al 24 giugno, presso Spazio COMEL la mostra personale di Luce Delhove, un contributo notevole alla storia dell’arte presente, sia per la produzione temporale, da cui attinge per l’esposizione (dai primi anni ’90 ad oggi) sia per la metamorfosi tecnica a cui sottopone i materiali, che è in qualche modo riflesso della relatività trasformatrice del nostro tempo.
Le opere esposte rappresentano un interessante studio sul rapporto materia-lavorazione, dall’artigianato al recupero dell’oggetto postindustriale in disuso, che l’artista ama sperimentare a fondo ricavandone suggestioni emozionali e allo stesso tempo non ripiegando queste su una visione soggettiva. Piuttosto l’opera acquisisce carattere e luce che le consentono di sconfinare nell’altro da sé, nella ricezione oggettiva e spettacolare di chi osserva e nelle originalissime tecniche che integrano epoche passate a strategie artistiche attuali, per mezzi e metodo.
Tra i materiali utilizzati spicca l’alluminio, in cui proietta, come ci ricorda il critico d’arte e curatore della mostra Giorgio Agnisola, il suo universo poetico e musicale e in cui si realizza un procedimento operativo del tutto peculiare che diviene esso stesso opera d’arte. Si passa così dai bulini su rame, autentici spartiti di segni e luce, alle rotelle su rame, altrettanti percorso luminosi. E poi strutture tessili realizzate con cellulosa e pigmenti con cui codifica scritture misteriose; frammenti medioevali che rievocano antichi scenari; frottage che appartengono a un lungo e sentito progetto ambientale dedicato al corso dell’Adda. Ancora, pannelli di vlieseline, realizzazioni di texture immaginifiche e creative.
Alla base la trama della materia e la sonorità che può scaturirne, insieme a magici riflessi di luce. Così è stato per l’opera vincitrice del Premio COMEL 2016, “Raminie 12”, di cui scrisse la giuria: “L’opera muovendo da uno spirito neo dadaista con una finissima tensione astratta testimonia una colta e raffinata capacità ricreativa in termini visivi, modulando le superfici lamellari di un radiatore in alluminio con segni e impressioni tali da evocare con una rara sensibilità poetica e musicale le infinite modulazioni della luce riverberata dal metallo.”
Luce Genevieve Delhove è designer, incisore, pittrice e scultrice, vive e lavora a Milano ed è titolare della cattedra di Grafica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero.
La mostra è a cura del “Premio internazionale COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea”.
Orari di visita: tutti i giorni dalle ore 17:30 alle ore 20:00 – Ingresso libero
Info: www.premiocomel.it | www.spaziocomel.it
domenica 11 giugno 2017
Via Neghelli, 68 - Latina - Latina - Italy
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto