Il mondo di Mavie
Testo di:Piero Guccione
Il mondo di Mavie che si estende nella tenue solarità di questa immagine a me pare, anzitutto ,pervaso dalla gentilezza della sua natura e dalla silenziosa attenzione con la quale osserva le cose nel quotidiano incontro che il caso le fornisce. Un caso particolare, questa volta, se riferito alle varie angolazione dei paesaggi di Pisciotto, al cui centro si erge il misterioso è straordinario monumento della 'Fabbrica'( per noi tutti antico documento e simbolo di identificata) su cui lo sguardo di Mavie si posa. Forse anche per questo oltre al sentimento partecipe, data la lunga frequentazione, quelle antiche strutture si presentano alle numerose invenzioni formali che sperimenta con equilibrio e sensibilità notevole. Una tenue solarità- dicevo prima- che è anche il risultato di una curiosità paziente, ritrovandola nei diversi soggetti, come metafore naturali, allineati nel suo percorso. Tuttavia è singolare la dinamica diversificata messa in atto nei quadri. Infatti alle sobrie e quiete invenzioni di certi paesaggi fa da contrappunto la bellissima serie dei 'gigli marini della sabbia '(Pankratos che, a quanto pare, in greco vuol dire ' tutta forza'.E direi che il senso corrisponde e si quantifica, già che è una sorta di - una gentile energia- si diffonde plasticamente nel cuore di queste opere pur nel timbro delicato del colore .A mio avviso, direi che proprio in queste variegate esplosioni di gigli, nella loro verità formale e coloristica, che il canto silrnzioso di Mavie si fa più sottile e puro.
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