FINE
acrilico, tela, 2020
Approfittando di agitazioni interne a Città di castello e di due scontri tra Stati Italiani (quello seguito alla "Congiura dei Pazzi" e la "Guerra di Ferrara"), Niccolò tenta 3 volte di riprendere la città, ci riesce nel 1482 ma è costretto a trattare con Sisto IV il 3 maggio 1484(che aiuta nella lotta tra Colonna e Orsini); è però un nuovo esilio, diventando governatore di territori Pontifici. Riesce comunque a riappacificarsi con i vecchi nemici (tramite matrimoni politici) e rientrerà tra i tifernati nel settembre 1485, governandoli fino alla morte, giunta il 6 gennaio 1486. Due giorni prima era stato nominato "Pater Patriae". Con lui inizia il dominio della sua famiglia sul capoluogo dell'alto Tevere: saranno mecenati, politici e militari di rilievo. Hanno costruito ben 5 palazzi in città (tra cui Palazzo Vitelli a Sant'Egidio di Paolo II Vitelli e quello "Alla Cannoniera" di Alessandro e Angela de Rossi) e varie committenze a: Giorgio Vasari (la pala d'altare della Cappella Vitelli nella chiesa di San Francesco) e a Raffaellino dal Colle (allievo di Raffaello), Prospero Fontana, Cristofano Gherardi (il Doceno) e il Pomarancio. Niccolò Vitell ie i figli sono stati ritratti da Luca Signorelli (nell'Affresco "Predica e Morte dell'Anticristo" nella Cappella di San Brizio a Orvieto.....vedi la foto). Saranno famosi: i suoi figli Paolo, Camillo e Vitellozzo (noto perché Macchiavelli narra la sua morte a Senigallia ordinata da Cesare Borgia); suo nipote Vitello Vitelli (morto Giovanni de' Medici a Governolo contro i lanzichenecchi diventa comandante della note Bande Nere). Altri sono i nomi che combattono per gli spagnoli e i Medici: Alessandro, i fratelli Paolo II (che partecipa a Lepanto e contro i pirati saraceni) e Chiappino Vitelli ( anche lui a Lepanto e contro i pirati, ma soprattutto Maestro di Campo dell'esercito spagnolo nelle Fiandre contro gli olandesi e ambasciatore presso Elisabetta I Tudor). C'è spazio anche per il cardinale Vitellozzo, figlio di Alessandro Vitelli e di Angela de Rossi di Secondo Parmense. Il Casato si estingue nel 1790 con la morte senza eredi del Conte Clemente Vitelli.
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
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Eseguita il: 12 novembre 2020
Informazioni tecniche
- Misure: 20 cm x 80 cm
- Tecnica: acrilico
- Stile: figurativo
- Supporto: tela
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Apecchio (PU), Italy
- Prezzo: € 1.000,00
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA183546
- Archiviata il: 03/07/2021
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