Le due ecoverità

ACRILICO, TELA, 2023

Tutto rimane piatto, quasi morbido. Colline ricoperte di un giallognolo artificiale, lontano da quel paesaggio che fa pensare alla spontaneità della natura. Sopravvivono ciuffi d’erba e coraggiosi papaveri.Le nuvole incombono da destra.Il paesaggio è rotto da un solo unico piccolo albero sopra la collina. È lontano dal centro della narrativa, eppure nel suo essere minuscolo lancia un messaggio. Le ombre. Non esiste una sola verità, pare voglia urlare. A noi sembra che l’ombra a terra ci guidi a cercare la fonte di luce a destra. Ovvero ci illumina verso una verità in cui l’elettrico è sostenibile. Fino a che non ci si accorge che l’albero ha il fogliame in ombra a destra, ovvero con fonte di luce opposta alla prima verità. Una rivelazione. La delusione di scoprire che a conti fatti l’elettrico da fonti non rinnovabili non risolverà il problema dell’ecosostenibilità ma probabilmente lo peggiorerà, più auto da smaltire, l’industria agguerrita a produrre macchine sempre più grandi, sempre più veloci, con optional da transatlantici. La seconda verità ci costringe a pensare che le scelte sono quelle consapevoli e quasi mai quelle imposte dal mercato.

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