Happening - Vernissage : Incontri d'arte, percorsi di vita
26 e 27 settembre 2010, secondo appuntamento
" INCONTRI D'ARTE, PERCORSI DI VITA"
Il secondo happening - vernissage puro " Incontri d'arte, percorsi di vita ", uno degli eventi più creativi ed entusiasmanti finora svolti, ideato, curato e diretto da Massimiliano Ligrani, in arte CreativeHeart1836, si solgerà nuovamente a Potenza il 26 e 27 settembre pv., ancora nel salone Hair spa by Antonella- via Londra, 91 – Palazzo Giuzio -, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 22.00 con ingresso gratuito, in questa location d'eccezione arredata secondo la logica dello stile moderno ed essenziale degli atelier Aldo Coppola in cui spiccano per esclusività e design, elementi di Philippe Stark e di Massimiliano Ligrani.
Nella "Galleria del vento", come definita dallo stesso Massimiliano, e non nelle gallerie museali, "cimiteri delle arti" sono documentati oltre 150 simboli, degli altri, pure presenti, alcuni fanno parte dell'intimo del creativo, altri di quello dell'artista.
Il creativo potentino ha voluto così omaggiare la città natale di un evento unico, esclusivo, gratuito, innovativo per il linguaggio utilizzato, per la comunicazione, la forma d'arte, la presentazione, il marketing territoriale inesistente, la scenografia, i percorsi dentro i vari comparti, le ambientazioni, le luci, i colori, l'armonia e il benessere psicofisico, la multisensorialità, una nuova sfida che l'artista lucano ha lanciato una settimana fa a Potenza, riscontrando una buona affluenza di pubblico.
Lo stesso, inizialmente esterrefatto e smarrito per la novità, divulgata con il sistema flash mob
- pratica di comunicazione via internet o tramite sms, in atto dai medesimi intervenuti sul posto: strategia utilizzata perchè l'autorizzazione è stata concessa "tardivamente" alle 20 meno 7 minuti di sabato 18 settembre 2010 -,
guidato da Massimiliano, timidamente poi ha incominciato ad essere partecipe e partecipato, non più solo spettatore poco "entusiasta" ma interessato a questa formula nuova, che non conosce riproduzioni in copia; sotto forma di teatro e/o di spettacolo, spaziando ed interagendo con tutti attraverso i diversi campi della conoscenza, ha così cominciato ad esplorare, in parallelo, gli esiti artistici di Domenico Zirpoli e dello stesso Ligrani, due personalità forti, creative ma diverse nell'insieme, che da anni condividono la medesima passione nel rappresentare attraverso l'opera d'arte, l'unicità dell'emozione, sviluppando l'attività artistica alla ricerca espressiva del segno e del colore, alla sperimentazione di nuove forme di linguaggio innovative e al forte investimento culturale della pratica artistica.
Nonostante i differenti percorsi formativi, età anagrafica e provenienza geografica, questa ricerca è mossa da un'unica esigenza interiore che richiede impegno, sacrificio, sottomissione all'opera perchè fermamente convinti che la pittura è seria e legittima, capace di giustificare intimamente l'esistenza, al di là di ogni riconoscimento.
Inoltre, i due artisti giocano con i loro differenti stili pittorici fino alla camera multisensoriale, mettendosi in contrapposizione proprio perchè
- l'uno - Domenico Zirpoli
(che vanta tra i vari premi, anche " il "Leon d'Oro" del Comune di Venezia, consegnatogli dal Sindaco Cacciari in occasione della mostra internazionale "Ruga Giuffa" del 1998 il quale, in detta occasione lo definiva
""un campano inseritosi lodevolmente nel contesto artistico veneto, premiato in Italia, Europa e oltre oceano, il che fa onore a noi veneti e alla terra che gli diede i natali"")
fa riferimento all'arte figurativa, guarda alla rappresentazione di immagini molto fedeli e accurate, riconoscibili nel mondo intorno a noi (tanto è vero che è considerato dalla critica il "Ritrattista dei borghi antichi" , proprio per la maniacale raffigurazione del soggetto pittorico, che ha un'anima espressiva, forse più del soggetto ritratto; basti vedere in che maniera mette in evidenza peculiarità difficili da osservare ad occhio nudo, ma che la sua anima vede senza nessuna difficoltà...);
l'altro - Massimiliano Ligrani - , con la sua arte astratta per molti, ma minuziosa per altri, si contrappone al precedente, proprio per la peculiarità della perdita del tradizionale rapporto fra immagine pittorica e realtà, attraverso un processo di semplificazione del reale, tanto profondo da alterarne l'aspetto, fino alla irriconoscibilità e nell'espressione di una pura immagine fantastica, una produzione autonoma della psiche del tutto indipendente dal naturale, determinata non dalle sensazioni visive ricevute dal mondo esterno, ma dai suggerimenti interiori dello stesso artista.
Artista ecclettico e dai molti interessi, dagli eventi strutturati in maniera creativa è da sempre attratto, dalla pittura e dal disegno soprattutto , in prima battuta per recuperare l'agilità e l'uso della mano destra, rimasta gravemente incidentata nel Capodanno del 1986, all'età di 10 anni.
Il non aver frequentato studi artistici, per essersi rivolto verso altre direzioni, lo facilita nella creatività dei suoi lavori per la mancanza di canoni prestabiliti.
<< Per me la creatività vuol dire non essere "un essere" capace di creare dal nulla, ma concepire e tradurre un'idea senza averla pensata, avvertire un istinto e dargli colore, essere colpito da un sogno e tradurlo in segni..... a prescindere dall'evoluzione stessa dei medesimi >>.
Il punto di partenza è una superficie piana, sulla quale viene adagiato in forma ritmica il colore, dandogli non solo un'importanza decorativa e riempitiva del disegno stesso, ma soprattutto per plasmarlo, graffiarlo, lavorarlo, rendendolo vivo e protagonista del contesto, in modo da poter sentire successivamente sotto le mani, sotto le dita, i crespi, le punte, le morbidezze e le rugosità. Proprio perchè le sue sono anche opere tattili, non solo visive, emotive e concettuali.
Con una gamma cromatica accesa, questi elementi <<raccontati >> vengono letti e fissati con l'occhio attento di chi sa come rappresentare un segno completamente spogliato di realismo, trasfigurato, ma per questo ancora più vicino alla realtà, per riconoscere altri mondi e dimensioni.
I temi trattati, rispondono in buona parte a requisiti di attualità validi nel contesto contemporaneo globale e non solo: tratti di immagine e informazioni simboliche che non sono astratte o ideali, bensì realizzazioni di un universo ricco di vibrazioni, stratificazioni culturali e sensibilità.
Alcuni dei suoi lavori fanno parte di collezioni private da Palermo a Milano, presenti anche in dimore e non solo di personaggi dello spettacolo.( l'unico per il quale ha realizzato oltre 70 mq esterni e' stato "l'amico" Vasco Rossi, che come ha sottolineato il suo manager Fini, ha ricevuto ""un capolavoro"").
("""Nella vita non si consegue nulla se non si cerca ed e' giusto sempre fare percorsi d'arte, incontri di vita per soddisfare quella curiosità e quella ricerca che ci permette di dare un senso alla stessa e di vivere sempre nuove emozioni"""- massimiliano).
L' happening proposto ha come oggetto nascosto, un messaggio, la riproposizione di quanto sopra citato, in un contesto storico-artistico differente, quando, con la nascita delle correnti post-impressioniste, l'esperienza pittorica occidentale iniziata nel Rinascimento è entrata in una crisi irreversibile anche a causa dell'avvento della fotografia.
L'evento critico è stato l'abbandono della mimesi, la teoria di origine platonica, che poneva il fine della pittura nell'imitazione della realtà, però, l'arte è arte e sopravvive aldilà di tutte le logiche e correnti di appartenenza.
La tecnica che verrà proposta domenica 26 (di cui lo stesso Domenico Zirpoli non è a conoscenza.. per riservargli una sorpresa) è definita in termini specifici ""NERVATURE NON MEDIALI", proprio per il senso del naturale che fa parte della persona dell'artista Massimiliano e di cui egli non può far a meno.
Esternazioni di Domenico Zirpoli sul conto del talento creativo e d'artista di Massimiliano Ligrani
""Il talento non lo si costruisce ma lo si affina e in base all'esperienza può aumentare. Ma il talento o lo si ha oppure no.
Senz’altro artisti si nasce. Ma è importante trovare un ambiente favorevole, sensibile, fertile per riuscire a esprimere le proprie potenzialità.
E il mio amico Massimiliano attraverso queste sue opere è un artista talentuoso, in una continua lotta senza fine e dimensione, in un connubio tra identità e creatività.
L'originalità, l'organizzazione, la presentazione delle opere nella location sotto forma di teatro "improvvisato" (seguendo la logica happening – vernissage), il rito dionisiaco svolto con il sacrificio dello strappo di un' opera, realizzando e consegnando i 12 pezzi ai presenti, il non aver riposizionato l' opere caduta e averla invece offerta al calpestatore che vi aveva lasciato impressa la sua orma a mò di firma, la surrealtà dell'atmosfera, sono la massima espressione del suo essere e della sua estrosità, di cui non ho mai avuto altra simile testimonianza nel mio lungo percorso di vita di artista, nei luoghi ove sono stato.
Le opere così esposte compongono un tutt'uno organicamente composto con l'ambiente in cui sono collocate e dal quale succhiano il loro significato, attingono cioè la propria dimensione universale in virtù del loro radicamento nelle condizioni storiche che le hanno viste nascere: è infatti possibile trasportare la materia non le sensazioni prodotte dalla relazione tra l'opera d'arte e l'ambiente.
Questa secondo me è l'arte, cioè una condizione della vita stessa e non un solitario raggiungimento che si realizza malgrado la bruttezza del mondo circostante, che Massimiliano ha separato simbolicamente dall'interno attraverso il telo nero apposto alle vetrate e alla porta di ingresso.
Solo un forellino fa da " trait d'union"" tra i due mondi.""
Il RUOLO DELLO SPETTATORE: non fermo ma dinamico. Viene coinvolto dalle opere con le quali dialoga attraverso azioni dirette, in quanto non contempla immagini statiche, ma è l'arte che si muove e va nella sua direzione, proprio perchè entrambi gli artisti, seppure con percorsi e stili diversi, utilizzano la stessa tecnica, quella a sbalzo, con caratteristiche personali ed uniche.
VERNISSAGE
E' il momento in cui un artista presenta il suo lavoro agli esperti e alla collettività. È però anche un’occasione culturale e di confronto con il pubblico. Certo poi è anche un momento di aggregazione, che movimenta la città, la rende più interessante e attrattiva dal punto culturale
La nozione di cultura (dal verbo latino colere, "coltivare") appartiene alla storia occidentale . L'utilizzo di tale termine è stato poi esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei": così il termine "culto".
In questo contesto, la definizione più consona è quella dell' Unesco che considera la cultura come "una serie di caratteristiche specifiche di una società o di un gruppo sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali".
Puntare sull’arte contemporanea significa aumentare l’appeal internazionale della città di Potenza che da tempo ha l'obiettivo e l'ambizione di essere una ""città d'arte e di cultura"", attraverso la realizzazione di un evento unico ed esclusivo, curato nei minimi particolari, come minuziose sono le relizzazioni degli eventi artistici e non, del curatore Massimiliano Ligrani.
HAPPENING
E' una forma d’arte che nasce ad opera di Allan Kaprow e si focalizza non tanto sull’oggetto ma sull’evento che si riesce ad organizzare: «Lo "happening" è una forma di teatro in cui diversi elementi alogici,ma non illogici, compresa l'azione scenica priva di matrice, sono montati deliberatamente insieme e organizzati in una struttura a compartimenti»
In questa fattispecie, la cornice è il perimetro del salone e l'opera d'arte è rappresentata da tutto ciò che è al suo interno con qualche elemento all'esterno, e dunque non solo dalle singole opere che partecipano e dialogano con lo spettatore accorso ad un evento unico nel suo genere, e che può rappresentare un momento di svolta per far avvicinare all'arte anche chi non ha nessuna nozione in merito, attraverso un percorso multisensoriale percepito e visivamente toccato infine nella "camera buia" ( dove avviene l'iter per portare la foto in positivo, partendo dal negativo.. -: anche questo un messaggio tra i tanti del curatore della mostra - ) ma piena di colori e sfaccettuture, mettendo a nudo la creatività dell'artista Massimiliano Ligrani e del suo amico galantuomo Domenico Zirpoli.
In tutto questo discorso vivi e sentiti ringraziamenti vanno rivolti:
- al direttore responsabile del periodico bimestrale " ARTE iN " arte culura e informazione - dott.ssa Lorella Pagnucco Salvemini - per l'editoriale dal titolo "Tu chiamale, se vuoi, provocazioni",
- al giornalista di "ARTE iN" Janus per l'articolo : " Il lato oscuro dell'arte " presente nella rubrica Elisir del diavolo (dal contesto hairstylist prettamente estetico.... la bellezza e' quella interiore anche nell'arte) e ai suoi collaboratori per la disponibilita' piena e profonda data pur senza una conoscenza diretta ma a mezzo freddo – internet e poi caldo quale è il telefono ;
- alla responsabile di segreteria della rivista " ARTE " -Francesca Monesi - per l'autorizzazione alle citazioni riguardanti alcuni passaggi dell'articolo " le lettere " e seguenti, scritto dal prof. Stefano Zecchi;
- alla dottoressa Cira Viggiano, laureata in – Disegno Industriale – presso l'Accademia delle Belle Arti dell'Aquila, docente all' Universita' della Sapienza e all'Istituto Quasar Design University di Roma dove insegna - Grafica e Comunicazione Visiva - e che senza nessun invito formale e' arrivata qui a Potenza; è intervenuta per l'eco di questa nuova "forma d'arte", per l'inusuale presentazione ma soprattutto per curiosita' propria;
- alla dott.ssa Natasha Carella, laureata in – Scienze della Formazione Primaria - per essere intervenuta, mossa dalla curiosità la settimana scorsa e ritornata nuovamente oggi da Pieve di Cento dove insegna all'Istituto di Scuola Primaria della stessa cittadina, utilizzando principalmente la strategia didattica basata sull' associazione immagine – parola, concetto, e pervenendo così all'apprendimento per scoperta, attraverso i simboli;
- ai collezionisti accorsi e che sono tornati a mani vuote perche' non si è svolta la solita mostra di opere finalizzata alla vendita, bensì per fare happening – vernissage, con messaggi a tutto tondo;
- ai galleristi presenti;
- ai miei amici artisti Gaetano Cappelli, Antonio Sivolella per la stima da sempre dimostratami;
- a tutti coloro che vi hanno partecipato con un senso della vita colorata, essi sono le vere opere d'arte.
Massimiliano
Ogni informazione può essere richiesta al curatore artistico dell'evento Massimiliano Ligrani
direct line 349.1840908 info line 0971.445436 (orari happening vernissage)
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