VITERBO CITTA' DEI PAPI
L’origine di Viterbo, come quella di altri centri importanti, non è del tutto chiara. Il suo nome compare per la prima volta nel secolo VIII, esattamente all’epoca di Liutprando re dei Longobardi. Il fatto si riferisce a quando questo re fece accompagnare da alcuni cortigiani Papa Zaccaria I, il quale scelse la strada che passava per il castello di Viterbo. Quello che possiamo definire un castello di piccola importanza aveva comunque la fortuna di trovarsi tra il regno longobardo ed il ducato romano. Quando il re dei longobardi Desiderio entrò in disputa con il papa Adriano, si accampò a Viterbo pronto ad irrompere su Roma. Fu a Viterbo che accorsero gli ambasciatori del papa per dissuadere il re dal compiere l’impresa e farlo ritirare. Sconfitto in seguito Desiderio, fu il re dei Franchi Carlo a passare da Viterbo per giungere fino a Roma dove era atteso dal pontefice. E’ durante l’ultimo periodo di dominazione longobarda che Viterbo ebbe un certo sviluppo assumendo una relativa importanza vista la sua ubicazione sulla linea di frontiera prossima a Roma. I Longobardi dovendo rafforzarsi, riunirono in quest’epoca vari gruppi di case allo scopo di formare una piccola città da proteggere con mura, viste le insidie e le scorribande poco affidabili di quei tempi. Dopo la conquista dell’Italia da parte dei Franchi, per Viterbo segue un periodo oscuro. Si sa solo che la sua popolazione continuò a crescere. Verso la metà del XI secolo alcuni sobborghi che corrispondono oggi alle principali vie della città erano già costruiti. Il perdurare di invasioni e saccheggi portò all’esigenza di proteggere ulteriormente la città con mura e fossati. Sul finire del secolo Viterbo faceva parte dei domini della contessa Matilde, di quella donna che prese parte a quella lotta combattuta tra Arrigo IV e Gregorio VII. Queste dispute offrirono a Viterbo l’occasione per governarsi autonomamente mediante consoli eletti direttamente dal popolo, prendendo esempio d altre città che avevano governi ispirati all’antica repubblica romana. I consoli erano coadiuvati da cittadini scelti che componevano il Consiglio. Primo atto di questo governo fu quello di fortificare i nuovi borghi per poi muovere guerra alle città vicine per estendere il suo dominio. Nelle lunghe e serrate lotte fra i papi ed i romani, Viterbo offrì sostegno ai primi fornendo loro rifugio. Eugenio III fuggito da Roma si rifugiò a Viterbo per riorganizzare le sue truppe e muovere nuovamente su Roma. La diretta conseguenza fu la ritorsione dei romani che assalirono la città distruggendo i borghi circostanti. A seguito del viaggio per la sua incoronazione avvenuta nel 1155, Federico Barbarossa, prima di giungere a Roma sostò a Viterbo per poi giungere, passando per Sutri, nella città eterna. Tornato a Viterbo nel 1167 fu accolto festosamente dai consoli e della popolazione. Ricevute le chiavi della città e la dichiarazione di vassallaggio, donò a Viterbo vari privilegi compreso il vessillo imperiale e la supremazia della città sulle terre circostanti. Con il sostegno dell’Imperatore Viterbo distrusse Ferento ed altre città vicine costringendole alla resa. A Viterbo visse per quattro anni papa Alessandro IV, anche il suo successore Urbano II vi dimorò per quasi un anno. Due anni più tardi vi si stabilì Clemente IV prendendo dimora nel palazzo espressamente fatto costruire dal Comune. Alla morte di Clemente IV avvenuta nel novembre del 1268, i cardinali si riunirono in conclave per eleggere il nuovo pontefice ma i pareri degli alti prelati erano così discordi che non riuscirono ad eleggere un nuovo papa. I viterbesi, sdegnati per questa loro condotta li fecero prigionieri chiudendoli dentro la sala del conclave, dicendo che li avrebbero liberati soltanto dopo l’elezione del pontefice. Molti altri giorni passarono e neppure questa misura coercitiva ebbe successo. I viterbesi, ostinati nel voler portare a termine l’intento di costringerli ad eleggere un nuovo papa, fecero mancare i viveri ai cardinali e scoperchiarono il tetto esponendoli alle intemperie. Quest’ultima misura ebbe finalmente il risultato sperato. Era il 1271 quando Gregorio X venne eletto papa. Il suo pontificato 5 anni. Alla sua morte fu di nuovo riunito il conclave e fu eletto papa Giovanni XXI ma il suo pontificato durò soltanto qualche mese. Il nuovo conclave elesse papa Nicolò III Orsini il quale visse soltanto tre anni. Il suo pontificato durò dal 1277 al 1280. Con la successiva elezione a papa di Martino IV imposta da Carlo d’Angiò, Viterbo fu abbandonata dai papi perdendo l’importanza che aveva assunto nel tempo.
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