Agata, Santa Villabatese 1859 - 2009

Collettiva di pittura nel 150° anniversario della dedicazione della parrocchia sant'Agata di Villabate (PA)
Le larghe pennellate piatte, spesso lunghe, talvolta spezzate, accostate o sovrapposte tracciano, sulle tavole che compongono il trittico, segni che diventano fasci di luce e forme astratte in una costante e reciproca tensione accentuata dalla brillantezza dei colori e dalla prospettiva sghemba. "Il tutto è un continuo divenire di luce, forme e colori immessi in un flusso verso la terra", scrive Mario Leonardi, e questo motus continuus implica un'identificazione tra Agata e la terra madre, emtrambe fonti di vita e di nutrimento, entrambe sopraffatte dalla cieca stoltizia dell'uomo.
La storia di Sant'Agata, allora, rappresenta il soggetto- pretesto di quest'opera che si configura come una ragionata riflessione sulla storia del mondo e dell'esistenza umana a partire da un fare creativo che, muovendo da un razionalismo astratto, tende a comprendere la dimensione del trascendente.
Maria Fontana
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