Lo scorso anno di questi tempi.

impressionismo e Modigliani

Ad Ottobre, sono andato a vedere un po' di quadri impressionisti della collezione Mellon esposti a Padova 'Sto tipo, insieme a sua moglie, passava il tempo ad acquistare quadri in giro per l'Europa, per i salotti ( al plurale) di casa sua. La mostra è interessante e ci sono lavori di un certo rilievo, tra i tanti Manet, Gauguin, Degas e Rousseau il doganiere. Quest'ultimo era uno che dormiva con colori e pennelli vicini al letto, diceva che così quando sognava qualcosa di particolare e bello lo metteva su tela al risveglio. Questa cosa mi è venuta in mente quando ho letto che al signor Mellon della vita degli artisti non interessava nulla, quello che lo intrigava era il volto. Per lui l'unica cosa interessante, tanto da fargli decidere se poteva essere uno con cui dividere una birra. Un coglione. Ricco e coglione il sig. Mellon. Non è un caso se l'impressionismo viene considerato, da tanti, come una corrente pittorica che si è limitata a rivoluzionare tecnica e uso dei soggetti, senza andare al di là. Una roba che, pur rigettando l'arte classica, alla fine stava bene nel salotto di un ricco imprenditore, facendo da pandan con l'arredamento. Dopo questa cosa è toccato a Modigliani a Livorno. Nell'approfondire quanto, ad inizio 900, artisticamente si muoveva da quelle parti mi sono imbattuto in tale Viani Lorenzo. Consiglio tra i tanti lavori tre sue opere, la prima si intitola funerale anarchico, la seconda il folle e la terza amanti anarchici. Sono tre quadri di una forza espressiva senza pari. Viani viene annoverato come uno dei più dotati tra gli espressionisti Italiani. Ha una particolarità, visse parte della sua vita da anarchico per, alla fine, morire fascista. Per tornare al punto del ricco Mellon la questione è che io un caffè con Viani me lo sarei preso solo fino al 1918, il percorso di vita delle persone non è per nulla scontato. Non basta guardarle in faccia. Dopo sarebbero state solo mazzate.