"Venezia in Maschera"
Mostra Collettiva Internazionale
Presentazione,organizzazione e cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
InaugurazioneSabato 27 Gennaio ore 17:00
DURANTEL'INAUGURAZIONE AVRA' LUOGO LA PERFORMANCE “FAKE_FACE”
DELL'ARTISTAANTONELLA TURCI – SCHIZOPHRENIC ART,
EIL CONCERTO DI CHITARRA CLASSICA DEL MAESTRO ALESSANDRO LAMBERTI
LaMostra Collettiva Internazionale “Venezia in Maschera”esplora il tema della maschera quale necessaria concordanza diopposte tendenze, quell'intrinseca contrapposizine fra “apollineo”e “dionisiaco”, per il filosofo Nietsche doppia natura umana:l'elemento positivo e selvaggio, di contro a quello fallacementerazionale. Dei due è quello più irregolare a rivelare la veraessenza dell'uomo, e a sussistere più vicino all'”essere”, edalla fusione necessaria e impermanente fra questi estremi si originala tragedia di Eschilo e di Sofocle, quel riavvicinamento al“tragico” che è condizione imprescindibile della vita. Lamaschera quindi, come necessario rispecchiamento, il doppio, l'ombra,l'urgenza di soccorrere, con il travestimento dell'”io”, iltragico nascosto nell'”inconscio”, così come affermavaSchopenauer. E mentre Freud ravvisava nella psichiatria il necessarioausilio per trovare la guarigione, Pirandello si interrogava sullaricerca dell'identità, nell'epoca della sua dispersione: allamaschera della “collettività”, nel secolo scorso, si sostituìquella dell'”individualità”, frammentaria e rapidamentedeperibile.
Ilproblema della “verità” e della sua “rappresentazione” sipresenta attualmente pertanto quale ricerca di ogni soggettivaverità, costruita attraverso molteplici maschere, sfaccettature, chesiamo portati ad assumere nel contesto delle incombenze quotidianedella nostra vita.
PerNietsche l'arte è fra le espressioni umane quella maggiormentevicina all'”essere” per il suo stesso carattere simbolico, inquanto, prefigurandoci un “oltre”, ci allontana dall'ambito dellafinta ragione, per farci intuire l'esistenza del vero.
Lastoria della maschera, fin dalle sue origini più remote, nelPaleolitico Superiore (40.000 – 10.000 anni fa), alla Venezia delCarnevale dal 1200 in poi e fino alla sua interruzione dopol'invasione napoleonica nel 1797, e ripresa nel 1979, la vedeadoperata quale strumento rituale funerario, sacro, guerresco,artificio adottato per celarsi, per imitare qualcuno, ausilio algioco e al divertimento.
Lamostra in oggetto mira a mettere in evidenza le “maschere”peculiari di ciascuno degli autori in esposizione, affinché le opereraccontino, attraverso il linguaggio artistico, le innumerevolisfumature policrome caratterizzanti ogni singola personalità.09.01.2024 Maria Palladino
In mostra opere degli artisti: Abo Alberto Nori, Adele Schiazza, Adolfo Passione, Alexandra Van Der Leeuw, Alfredo Bonetti, Andrea Gabriele Musicò, Andrea Pisano, Antonella Turci, Chiara Pradella, Davide Clementi, Doi Coimbra, Elena Dunaeva, Emanuela Degan, Fabio Di Rosa, Franca Fabrizio, Francesco Delli Noci, Gabriella Szabev, Gabriella Zedda, Giovanni Bacchetti, Jacek Rozmiarek, Jacopo Rumugnani, Laura Bonomo, Luca Boddi, Maiya Petra, Marco Manzoni, Maria Chiara Valenziano, Maria Proto Hernandez, Massimo Panese, Monica Antiga, Oriana Papais, Patricia Bidi, Raiquen Arduini, Rosanna Aloise, Sabrina Regazzo, Sebastiano Magnano Steve Magnani.
PalazzoPisani Revedin, San Marco 4013A, 30124 Venezia (VE)
Lamostra resterà visitabile fino al 13 Febbraio.
Oraridi apertura: Lunedì – Sabato 10.30 – 13:30, 14:30 – 18:30.Chiuso la Domenica. Ingresso libero.
Perinformazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
sabato 27 gennaio 2024
Palazzo Pisani Revedin, San Marco 4013A, 30124 Venezia (VE) - Venezia - Venezia - Italy
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