Mamutazionismo Evocativo
Il Trionfo degli Dei: La Visione Metafisica di Antonia Calabrese
Il ciclo pittorico di Antonia Calabrese, intitolato "Trionfo degli Dei", rappresenta un'opera di straordinaria profondità concettuale e simbolica, che affonda le radici in una dimensione estetica e spirituale fortemente connessa al mito classico. Iniziata nel 2009 e portata avanti fino ai giorni nostri, questa serie di opere esplora la ricchezza del patrimonio mitologico greco-romano, trasportando gli antichi dei in un contesto atemporale, evocando così non solo la loro perenne presenza, ma anche il loro significato nella società contemporanea. Questo approccio riflette il pensiero del MAM (Movimento Artistico Mutazionista), che nel suo manifesto all'articolo 11 afferma l'idea che l'intelligenza, l'arte e tutte le attività umane siano espressioni della nostra discendenza divina.
La scelta di Calabrese di ispirarsi alle divinità classiche non è casuale, ma risponde a una ricerca profonda del "bello" e di significati simbolici e metafisici. Nelle sue opere, il mito si distacca dalle mere rappresentazioni iconografiche della tradizione classica per incarnare una dimensione evocativa più profonda. L’artista esplora l’eterno vigore e splendore degli dei, figure che, pur essendo state bandite dal cristianesimo, non sono mai scomparse del tutto, continuando a vivere nella letteratura e nell'arte. In questi contesti, essi mantengono la loro eterna giovinezza e il loro ruolo di intermediari tra l’indicibile Cosmo e l’umanità. Il Trionfo degli Dei si pone come una riflessione sull'atemporalità del mito: gli dei greci e romani, benché relegati in un passato apparentemente remoto, riaffiorano con forza nel presente, suggerendo che non sono mai stati veramente lontani dall'essere umano. Al contrario, essi continuano ad agire silenziosamente, intervenendo nel complesso tessuto dell'esperienza umana, fatta di sofferenza, alienazione e conflitti. Le loro immagini, ricreate da Calabrese, non sono semplici nostalgie di un'epoca lontana, ma figure attive che suggeriscono rimedi e offrono consolazione, ricordandoci che l’umanità è, in fondo, "stirpe degli dèi".Il concetto di pax deorum, ossia la pace e l’armonia tra divino e umano, sembra essere uno degli elementi centrali nella visione di Calabrese. In un mondo contemporaneo che spesso si percepisce come disconnesso dalle sue radici, la pittura di Calabrese ci invita a riconnetterci con la saggezza antica e con le nostre origini divine. Gli dei, così come li rappresenta, non sono figure lontane o inaccessibili, ma parte integrante di una coscienza collettiva che l’artista cerca di evocare e riattivare nelle sue opere.In questo contesto, la definizione stessa di Mamutazionismo evocativo, coniata dall’artista per descrivere il suo stile, assume un significato centrale. Questo concetto richiama alla mente l'antica pratica romana dell'evocatio, in cui si invocava la protezione e la benevolenza delle divinità. Nella visione di Calabrese, le sue opere svolgono un ruolo simile: attraverso l’immagine stereotipata dell’archetipo divino presente nella coscienza individuale e collettiva, l’artista riesce a evocare la presenza della divinità, stabilendo un dialogo diretto tra l’antico e il contemporaneo. Le opere del ciclo Trionfo degli Dei sono così molto più di semplici rappresentazioni mitologiche: sono, piuttosto, una riflessione sul significato dell’eternità, della ciclicità del tempo e della natura trascendentale dell’arte stessa. Il riferimento costante al mito, alla ritualità classica e alla dimensione metafisica dell’esistenza fa sì che queste opere vadano ben oltre la superficie pittorica, entrando nel campo della filosofia e della spiritualità. Nella critica storico-artistica contemporanea, il lavoro di Antonia Calabrese si distingue per la sua capacità di mescolare tradizione e innovazione, creando un ponte tra passato e presente. L’artista ci ricorda, con forza e convinzione, che il tempo attuale non può essere compreso senza accettare le sue radici più profonde, quelle stesse radici che, per mezzo del mito e della ritualità classica, hanno dato origine al nostro mondo e continuano a influenzare la nostra comprensione del divino e del trascendente. In un’epoca in cui il mito sembra relegato ai margini della modernità, Calabrese ne riafferma con vigore la rilevanza, offrendoci una visione del divino che, pur essendo antica, risulta sorprendentemente attuale e capace di rispondere alle domande esistenziali dell'uomo contemporaneo. Le sue opere si fanno così testimoni di una spiritualità che trascende il tempo, ricordandoci che, nonostante l’avanzare della storia, siamo ancora figli degli dèi. (Nell'immagine, l'opera "Adone" di Antonia Calabrese)
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
Informazioni tecniche
- Stile: Mamutazionismo Evocativo
Informazioni sulla vendita
- Collezione: www.gigarte.com/acalabrese
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA219540
- Archiviata il: 23/10/2024
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