Nascita di Venere di Alessandro Botticelli
1) Nascita di Venere
La scelta della pittura non è stata causale, ma una vera e propria ricerca fra tanti poster simili.
L'inizio di una pittura cosi' importante come la nascita di Venere di Alessandro Botticelli mi ha molto impegnato, cercai di imitarlo nei suoi minimi particolari. Il comporre i colori mi eccitava cercandone la giusta tonalità, ho eseguite varie ricerche da dove attingere più informazioni sul dipinto, Il libro intero a lui dedicato,varie riviste ma andai alla ricerca di un poster dove i tronchi sulla destra risultassero tre, mentre in altri sono visibili soltanto due.
Ho rticopiato per filo e per segno l'intera immagine assaporando il piacere dell'armonia espressa dal Filipepi.
Olio su tela misure cm 100 x 60 x 3
2)- Come la Primavera anche questo capolavoro si trovava nella Villa di Castello dove la vide Vasari nel 1550. Venere sta nascendo dalla spuma del mare in una posa che ricalca quello delle sculture antiche di analogo soggetto, in particolare la Venus pudica che copre la nudità con le mani.
3)- Per questo la si ritiene un’allegoria dell’amore celeste esaltato dalla filosofia neoplatonica. Sulla sinistra il vento Borea, abbracciato alla ninfa Cloris, la sospinge verso una delle Ore, divinità legate al trascorrere delle stagioni, che le sta porgendo un manto.
4) - In questa foto mostro la mia pittura della Nascita di Venere in un'angolatura da destra a sinistra dove si evidenzia Ora, la ninfa che rappresenta la primavera nel mutare delle stagioni, nell’atto di porgere il mantello a Venere per proteggela dalla sua nudità. In questa diversa angolatura metto in evidenza Clori abbracciata a Zefiro che con il lori soffi danno vita a Venere.
In questa foto mostro la Venere in modo ravvicinata, per scorgerne meglio le sembianze con l'originale.