Il Ponte di Mostar
19/05/2013 - Mostar il Ponte
Questa la foto fatta al Ponte dall'artista nel 2012 dopo avere ritornato al pellegrinaggio a Medjugorje con il gruppo di preghiera ci siamo recati a Mostar per visitare e vedere le devastazioni subiti dalla recente guerra bosniaca, ma anche le sue bellezze.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
1) - Un primo abbozzo della pittura da eseguire sulla tela, seguita da uno spruzzo di fissativo onde evitare che le tracce sbiadiscono e si mescolino con il colore acrilico, atteso il tempo dell'asciugatura della tela inizio con la pittura
19/05/2013 - Mostar il Ponte
2) - Ci sono voluti 11 anni. Il 9 novembre del 1993, le milizie croate (HVO) della autoproclamata Repubblica di Herceg Bosna l'avevano preso a cannonate, facendone precipitare le pietre nelle acque della Neretva. Non era un obiettivo militare, non era un bersaglio strategico. Su quel "bianco arcobaleno di pietra" non poteva passare niente. Era un obiettivo simbolico, lo Stari Most. I mostarini non lo chiamavano il Vecchio Ponte, ma semplicemente "Il Vecchio", a significare quanto quel monumento rappresentasse e custodisse l'essenza stessa della città. Ed era proprio quello, il genius loci, che andava preso a cannonate. Come a Vukovar, a Sarajevo. Un carattere urbano che, in epoca di dilagante nazionalismo e razzismo, a Mostar si esprimeva beffardamente in un ponte, un simbolo intollerabile, solidissimo ancorché sottile, a guardarlo da lontano.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
3) - Era stato costruito tra il 1557 e il 1566 dall'architetto turco Hajruddin, su commissione del sultano Sulejman il Magnifico. Hajruddin aveva diretto uno sforzo collettivo, procedendo empiricamente, utilizzando maestri e tecniche orientali ed occidentali. La sua campata unica di 29 metri, in blocchi di pietra calcarea locale (tenelija, cangiante con la luce del sole), rappresentava un prodigio. Le pietre, unite da uno strato di malta, erano vincolate da un articolato sistema di staffe e perni metallici (muratura staffata), inseriti in sedi apposite scolpite e poi riempite con piombo fuso tramite canalette. Insieme alle due torri di fortificazione (Tara e Halebija), il Ponte rappresentava un unico complesso monumentale che si saldava alle due rive della Neretva: la muratura sorgeva dalle rocce e avvolgeva le sponde.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
4) - Erano occorsi dieci anni di difficili lavori. Altrettanti ne sono serviti oggi. La ricostruzione è stata diretta dalla PCU (Project Coordination Unit), organismo che rappresenta la città di Mostar coordinando i diversi attori che hanno partecipato all'opera dal punto di vista tecnico o finanziario (l'Unesco, la Banca Mondiale, il Governo Bosniaco). Tra i maggiori Paesi donatori l'Italia, la Francia, la Turchia.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
5) - Turca è stata l'impresa che si è aggiudicata l'appalto dei lavori (la ER-BU), mentre il progetto architettonico e quello strutturale sono stati italiani (la General Engineering, società fiorentina di progettazione rilievi e diagnostica, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile della Università di Firenze). La tedesca LGA ha realizzato le prove sui materiali, la turco bosniaca Conex le indagini geognostiche, la croata Omega il complesso che circonda il Ponte.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
6) - L'architettura esprime i rapporti sociali, culturali ed economici di una data epoca e luogo. I monumenti, in particolare, ne sono la rappresentazione più evidente di questo, una sorta di biglietto da visita. Non nascono a caso, né casualmente vengono distrutti. La distruzione fisica del Ponte di Mostar è stato l'ultimo passo della distruzione portata al tessuto sociale e culturale della città. Con la avvenuta ricostruzione del "Vecchio", possiamo finalmente considerare terminata la fase del post conflitto in Bosnia Erzegovina, si apre una nuova fase?
19/05/2013 - Mostar il Ponte
7) - La reintegrazione del "Vecchio", così come la recente traduzione di fronte al Tribunale dell'Aja di 6 capi politici e militari della cosiddetta repubblica di Herceg Bosna, che devono rispondere, insieme agli altri crimini, proprio della distruzione del Ponte, rappresentano elementi significativi anche alla luce di un possibile percorso di riconciliazione tra le comunità.
19/05/2013 - Mostar il Ponte
8) - La reintegrazione del "Vecchio", così come la recente traduzione di fronte al Tribunale dell'Aja di 6 capi politici e militari della cosiddetta repubblica di Herceg Bosna, che devono rispondere, insieme agli altri crimini, proprio della distruzione del Ponte, rappresentano elementi significativi anche alla luce di un possibile percorso di riconciliazione tra le comunità.
19/05/2013 - Mostar il Ponte (paesaggio)
di:Michele Montalto
Acrilico su tela (50x30 cm)
venduto su PitturiAmo
19/05/2013 - Mostar capoluogo del cantone Erzegovina in Bosnia, è situata dove scorre il fiume Narenta con i suoi 200 km di lunghezza, percorre la Bosnia e parte della Croazia. E' circondata da ponti, tra cui spicca il ponte romano, e il suo nome è a non un caso legato a un suo antico ponte ossia lo Stari Most ( che significa il vecchio ponte ) bombardato dalle milizie croate nel 1993 è stato ricostruito con la partecipazione italiana, turca, e Francese. L'artista avendo visitato la cittadina di Mostar ha anche fotografato il Ponte ed assistito al volo dell'angelo ( dei giovani a turno con un piccolo compenso si buttano dal ponte nel fiume. Opera acrilico su tela cm 50 x 30
19/05/2013 - Mostar il Ponte 1
19/05/2013 - Mostar il Ponte 2
19/05/2013 - Mostar il Ponte 3
19/05/2013 - Mostar il Ponte 4
19/05/2013 - Mostar il Ponte 5
19/05/2013 - Mostar il Ponte 6