Dea della Giustizia Thèmis
Dea della Giustizia Thèmis , in Bronzo Secondo la versione del mito, la prima, vera dea della giustizia non sarebbe stata Dike, bensì la madre, Temi (Thémis in greco). Per gli appassionati di mitologia greca, bisogna precisare che Temi non era propriamente una dea, bensì una titanide (femminile di titano), cioè una delle figlie di Urano; ella, pertanto, era sorella di Crono e zia di Zeus. Accanto al re dell’Olimpo presiedeva all’ordine universale, ai giuramenti e alla giustizia. Si ritiene abbia fondato Delfi, sede dell’oracolo più celebre dell’antichità. È a Temi che i Romani si riferivano quando invocavano la iustitia. Le sue caratteristiche principali sono la spada, la bilancia e la benda sugli occhi: la spada simboleggia la punizione, cioè la sanzione comminata dalla legge, ma anche la severità della stessa; la bilancia fa riferimento all’attività del giudice, che soppesa le argomentazioni delle parti; la benda indica, invece, l’imparzialità della giustizia.
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