La pittura di Matteo Fiorentino ha la “grazia” e la forza di chi vuol vivere attraverso una ricerca personale di gesto e colore, scavo e vibrazione. Consapevole che l’arte sia un modo per conoscersi e per vedere proiettato fuori da sé sentimenti ed emozioni, comunica intenti, reazioni, memorie e inconsce azioni mentali. Il divenire creativo è per lui un continuo scrutare la realtà quale condizione proficua per porre interrogativi e farsi domande. In Matteo Fiorentino il naturale è un pretesto per fare pittura in un continuo lavoro di scavo e di analisi alla ricerca dell’emozione e fuori dal “bello” stucchevole e prevedibile di un figurativo fotografico e da immagine del buon ricordo… Valerio Grimaldi
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