Big (mad_puppet n.60/2020)
- Data di costruzione (data fine):20.05.2020
- Tecnica: upcycling
- Altezza: 70 cm
- Larghezza: 35
- Peso: 1843 grammi
- Componenti: 13 scatole di latta e lattine, 2 vecchi rubinetti, parte di elica di raffreddamento, 2 bobine e nastro magnetico VHS, parti in ferro e alluminio, parti di vecchia rubinetteria, molla, viti (non immaginate quante) bulloni e dadi, vernice e altre parti per l’assemblaggio.

LA PAZZA STORIA
E con Big (1) siamo col burattino pazzo n.60. 60, ho detto 60?
Ha un bellissimo nome ma per tutti, vista la sua stazza è rimasto Big da quando era piccolo. Perché Big è stato pure piccolo ma poi, rispetto ad altri suoi amici, è cresciuto piano piano ma un pochino in più.
Oggi potrei incontrarlo ma, invece di sapere di lui sin da subito, vi racconto di me...di come sono riuscito ad incontrarlo.
Io mi trovavo a passeggiare per una strada di campagna e trovo una chiave! Ma una chiave diversa dalle solite!
Sopra la chiave, a parte il colore giallo oro trovo una scritta poco leggibile e poco comprensibile. Forse un nome. Poco comprensibile.
La porto con me...la pulisco e come la strofino più forte si apre una grande luce e si presenta davanti a me una porta (e non il Genio).
Una porta in una immensa campagna? Ormai sono davanti, mi trovo qui e cerco di aprirla...è chiusa a chiave!
Ecco...serviva la chiave.
Torno indietro sperando di ricordare dove l’avevo lasciata appena lucidata.
Niente è nuovamente introvabile. Chissà...qualcuno, nel frattempo, sarà passato di li e ha trovato la chiave.
Sarà passato di la un altro pazzo...dico tra me e me.
Ritorno dove l’abbaglio di luce mi aveva trascinato. Rivedo la porta e ritento di aprirla. E come per magia la porta si apre e vedo in lontananza una piccola città, una città di campagna...tante piccole persone impegnate nella vita quotidiana...gli uomini coltivano la terra...le donne impegnate nelle faccende domestiche e con i loro piccoli...alcune a fianco i loro mariti a coltivare e a raccogliere i frutti e le verdure prodotte.
Un paese che è una meraviglia...passano piccoli trattori, uomini con carretti in legno e ferro...una vera metropoli. Senti i profumi del pane sfornato, l’odore dei frutti e piccoli camini che chissà quale piatto stanno riscaldando.
Mi avvicino e passa da lì una piccola macchina e dentro un grosso e alto personaggio. Ha quasi paura di me vedendomi nelle mie dimensioni reali. Subito lo tranquillizzo, mi presento (cioè cerco di farlo) e gli racconto la mia avventura, cerco di farlo...è difficile raccontare preso da tante emozioni.
Lui, mi racconta di lui e della sua ‘fantastica’ vita in quel fantastico paese.
Era questo il mondo di Big...è stato così, casuale, il nostro incontro.
Nel momento del nostro conoscersi aveva finito il suo lavoro e con la sua piccola macchina si spostava per andare ad incontrare alcuni suoi amici e fare una partita a bocce.
Prima di salutarlo e ritornare nella mia realtà parliamo un po’...mi racconta ancora di quel piccolo ‘regno’ e mi lascia una raccomandazione...’nel mondo dei contadini non si entra senza una chiave di magia’. Ecco ho avuto una doppia fortuna...avevo trovato la chiave di magia e avevo incontrato Big.
Col tempo i burattini pazzi mi hanno insegnato che la pazzia è magia...magia di raccontare.