Arte e follia...percorsi di genialità.

Di fronte ad un pubblico attento e partecipe in sala e numeroso anche nella diretta live di www.intoscana.it. Vittorio Sgarbi ha parlato del tema arte e follia, durante il live del Portale Ufficiale della Toscana. E' stata l'occasione per parlare, seppure senza entrare approfonditamente nel merito dei contenuti, della mostra "Arte, genio e follia", che si terrà a Siena dal 30 gennaio 2009, organizzata da Vernice Progetti Culturali in collaborazione con il Comune di Siena. Da Van Gogh all'Urlo di Munch, Sgarbi ha offerto le proprie riflessioni in merito alla follia che è genialià: "L'arte è lontana dalla normalità - ha detto - Eppure ci sono stati artisti folli che hanno realizzato dipinti di una normalità piatta e poco attraente. E, altri, invece, che sono riusciti ad esprimere la follia, o la paura della pazzia, che è dentro la gente. L'Urlo di Munch, in fondo - ha detto Sgarbi intervistato dal direttore di intoscana.it, Daniele Magrini - è la rappresentazione di ogni paura, di ogni angoscia". Un'attenzione particolare è stata riservata da Sgarbi a Van Gogh. "E' stato sfortunato a non aver usufruito in vita dei benefici delle valutazioni delle sue opere". Sgarbi ha raccontato anche la triste vicenda di un miliardario giapponese che voleva essere seppellito con una testimonianza acclarata di arte: "Aveva scelto Van Gogh - ha detto Sgarbi - pagando un dipinto 98 milioni di dollari, ma non gli hanno consentito di portarlo con sè". Riflessioni sulla legge Basaglia, sull'arte "al di là delle sbarre dove vivono i cosiddetti non normali"; sui potenti del mondo "veri folli quando scatenano la guerra", hanno caratterizzato la presenza di Sgarbi al Festival, che era accompagnato dall'amministratore delegato di Vernice Progetti Culturali, Marco Gualtieri, e da Enrico Toti, Curatore del Museo Santa Maria della Scala di Siena: "Uno spazio affascinante, che non ha eguali al mondo - ha detto Sgarbi - Le sue mura trasudano le testimonianze del dolore di chi ha usufruito per secoli di questo luogo come ospedale, e oggi l'arte trova qui humus ineguagliabile.
Vittorio Sgarbi, che ha concluso la serata al ristorante del padiglione DeGustibooks, si è soffermato a parlare con alcuni studenti universitari che hanno manifestato contro la riforma Gelmini, ed ha contribuito con una propria donazione alla colletta spontanea dei ragazzi.
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto