Dipingere in grande formato o in piccolo formato?
Il dilemma dell'artista: le dimensioni
Un problema che un pittore si trova spesso ad affrontare sono le dimensioni dell'opera. Grande formato o piccolo formato?
Ci sono pro e contro in entrambe le scelte.
Un'opera di grandi dimensioni ha sicuramente un notevole impatto visivo, permette di affrontare meglio il dettaglio, ma comporta maggiori costi di produzione e quindi prezzi più elevati oltre alla necessità di spazi adeguati per essere esposta, che non tutti hanno disponibili e questo riduce molto la platea dei potenziali acquirenti.
Un'opera di piccolo formato potrebbe essere ritenuta meno visibile, ma può avere prezzi più bassi e quindi può essere accessibile ad un maggior numero di potenziali clienti, specialmente nell'attuale situazione di difficoltà economica.
Gli spazi in cui la maggior parte di noi vive non hanno grandi pareti libere da arredare ed un'opera di piccole dimensioni può trovare più facilmente la sua collocazione, rispetto a quadri più grandi.
In tema di dimensioni non esiste una regola generale: la Guernica di Picasso è lunga più di 7 metri, questo la rende impossibile da spostare, e quindi può essere ammirata solo là dove è esposta; tuttavia la sua potente forza narrativa non sarebbe la stessa se la immaginassimo ridotta anche solo di un terzo.
La Gioconda di Leonardo è una piccola tela. Ammirata nella sua teca appare persino più piccola di come comunemente viene immaginata, ma essendo stata dipinta con una tecnica “sfumata” perderebbe gran parte della sua enigmatica magia se immaginassimo di raddoppiarne le dimensioni.
Nella scelta delle dimensioni di un quadro, quindi, l'artista non dovrebbe lasciarsi condizionare dal mercato, ma dovrebbe pensare al soggetto che vuole rappresentare, alla tecnica pittorica che vuole utilizzare, a ciò che ha da raccontare e dovrebbe affidarsi solo alla sua personale sensibilità.
Painting in large format or small format?
The artist's dilemma: dimensions
A problem that a painter often faces is the size of the work. Large format or small format?
There are pros and cons in both choices.
A large size work certainly has a considerable visual impact, it allows you to better deal with the details, but involves higher production costs and therefore higher prices as well as the need for adequate space to be exhibited, which not everyone has available and this greatly reduces the audience of potential buyers.
A small format work could be considered less visible, but it can have lower prices and therefore be accessible to a greater number of potential customers, especially in the current difficult economic situation.
The spaces in which most of us live do not have large walls free to furnish and a small size work may find its location more easily than larger paintings.
In terms of size there is no general rule: Picasso's Guernica is more than 7 metres long, this makes it impossible to move it, and therefore it can only be admired where it is exposed; however, its powerful narrative force would not be the same if we imagined it reduced by a third.
Leonardo's Mona Lisa is a small canvas. Admired in its case it appears even smaller than commonly imagined, but having been painted with a "nuanced" technique it would lose much of its enigmatic magic if we imagined it doubled in size.
When choosing the size of a painting, therefore, the artist should not let himself /herself be conditioned by the market, but should think about the subject he/she wants to represent, the painting technique he/she wants to use, what he/she has to tell and should rely only on his /her personal sensitivity.
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