BE SHANA' ABBA' BE JERUSHALAIM/HA SHANA' BE JERUSHALAIM

Acetate, virgin x-ray films, pins on net, books, 2012

Artista: Margherita Levo Rosenberg e Osnat Belkind Scheps (Israeliana di Tel Aviv)

Opera: "Be shanà abbà be Jerushalaim ” .(translitterato dall'ebraico che significa "L'anno prossimo a Gerusalemme”)
Tre unità posizionate su colonne di libri ad h variabile: acetato, pellicole radiografiche, spilli su rete metallica cm 60x60x30 ca
Si tratta della frase con la quale finisce l'Haggadàh di Pesach, ossia il libro rituale della Pasqua, che si legge nel Seder, la cena che fu anche l'ultima cena di Gesù Cristo coi discepoli, per ricordare - nella tradizione ebraica - la liberazione del popolo d'Israele dall'Egitto. Il rito pasquale ebraico dunque, termina con questa frase di speranza per tutti gli ebrei che sono in diaspora e che anelano alle proprie radici.
Ho costruito 3 circumvoluzioni di coni di pellicole verde argento contenenti frammenti del testo dell'Haggadàh, che saranno sostenuti, ognuno, da una pila di libri, simbolo della storia e della cultura che hanno permesso la soppravvivenza identitaria di una cultura e di un popolo. Il senso di quest'opera, nel giorno della memoria sta proprio nel fatto che, coltivare la cultura, la tradizione e la memoria, nel tempo, è ciò che permette di mantenere e/o di ritrovare una propria identità.
Quindi, per una volta, un giorno della memoria all'insegna della speranza.
Ancora più forza a questo messaggio arriva dall’instalalzione fotgrafica di Osnat Belkind Sheps, artista israeliana contemporanea di Tel Aviv, che farà interagire con la mia opera una sua proiezione di coloratissime fotografie dell'Israele contemporaneo, piene di vita e di vitalità, che ha per titolo "Ha shanà be Jerushalaim" ossia "Quest'anno a Gerusalemme"

Artista: Osnat Belkind Sheps
Opera: “Ha Shanà be Jerushalaim” (Translitterato dall’ebraico significa “Quest’anno a Gerusalemme”)
installazione fotografica di scatti eseguiti in Israele, 2012

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