"Una zingara in abito da sera"
Abbracciare figurativo ed astrattismo in una mescolanza di tecniche e in una continua nuova sperimentazione evolutiva, è il mezzo dell’autodidatta di esprimere un’anima senza le sovrastrutture o i condizionamenti inevitabili che una scuola imprime indelebilmente. E’ prorompente la sensibile profondità comunicativa di un’artista che sa mettere la propria femminilità in ogni suo segno. E’, come suggerisce il mito della “ donna che corre coi lupi” di Clarissa Pinkola Estes , in ogni opera di Antonella Del Giudice ritroviamo un collettivo femminile ancestrale tra i più puri e meglio espressi . Il fuoco di una donna selvaggia con la delicatezza e la raffinatezza di un’intima discrezione. Le mani, in alcuni lavori, usate direttamente sulla tela senza l’ausilio di strumenti, rendono ancora più efficace la possibilità di parlare da un inconscio all’altro . In un movimento di spirale e di vita. Alcuni parlano con studi appressi ed assimilati. Antonella parla nuda, solo con la sua anima. La definizione più fedele di Antonella è: “una zingara in abito da sera”.
Sabrina Venturini [Pittrice]
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