L’arte contemporanea (e non solo) entra in casa. Per alleviare lo smarrimento
Le opportunità offerte dal web per chi non vuole rinunciare alla cultura ai tempi del Covid-19.
Un museo tra le pareti di casa
In questi giorni di pandemia sono molteplici le proposte culturali che, senza uscire di casa, ci consentono di assistere a film e concerti, leggere e-book gratuiti, visitare musei o gallerie d’arte contemporanea.
In tempi diversi avremmo acquistato online il solo biglietto per poi recarci di persona in qualche cinema, pinacoteca o fiera d’arte sopportando anche l’eventuale lunga fila d’attesa.
Ed ecco che, per scongiurare la solitudine da isolamento di quarantena, vengono in aiuto molti siti web che mettono a disposizione risorse culturali di ogni tipo.
Raffaello, 500 anni dalla morte.
Per gli amanti dell’arte rinascimentale, sono molto interessanti i contenuti della mostra presso le Scuderie del Quirinale dedicata a Raffaello Sanzio, in occasione del 500esimo anniversario dalla sua morte.
La grande retrospettiva, inaugurata il 5 marzo, ha chiuso i battenti solo 3 giorni dopo in conseguenza dei provvedimenti governativi in contrasto con la diffusione dell’epidemia.
I Musei Vaticani aperti h 24.
Anche i Musei Vaticani, che contengono opere non solo di arte antica, medievale, rinascimentale
ma anche di arte contemporanea (con opere di Matisse e Dalì, per citarne alcuni), propongono strabilianti passeggiate a 360 gradi ammirando, tra l’altro, le Stanze di Raffaello , il Museo Chiaramonti, la Cappella Sistina e molto altro.
Arte contemporanea: un bel viaggio virtuale a Hong Kong.
Altra bella opportunità, questa volta per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea, è quella messa a disposizione da Art Basel di Hong Kong. La fiera, che avrebbe dovuto inaugurarsi il 19 marzo, è stata annullata come molte altre fiere di settore in programma.
Alleviare il senso di solitudine e smarrimento
Per scongiurare la sensazione di smarrimento che pervade molte persone, si possono dunque visitare virtualmente mostre e gallerie, ascoltare musica, leggere libri. Tutti antidoti preziosi.
Tuttavia, l’opportunità di confrontarsi con altri appassionati sulla qualità e originalità dell’ultima scultura del nostro artista preferito piuttosto che sull’ allestimento del percorso museale, avrebbe dato un sapore molto diverso alla visita.
Oggi, isolati dal rumore del chiacchiericcio, dalle bollicine dei vernissage, dalle parole delle presentazioni non restiamo che noi e l’opera.
In questo silenzio chi parla è solo l’opera.
Siamo tutti diventati custodi di un museo svuotato di persone.
Un museo con le pareti di casa, la nostra.
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