Le vibrazioni del Colore nella magia della realtà
Le vibrazioni del Colore nella magia della realtà ‘Vi è stato anche un periodo in cui il ciclo delle mie opere si è avvalso di alcuni specifici colori, tra cui il rosso e il rosa, mentre ora sento di esprimermi bene anche con il verde e il giallo’. L’artista, di fama internazionale ha radici prevalentemente ucraine, (nata a Sumy nel 1977) tuttavia da tempo è cittadina italiana, residente ad Almè-BG. Di recente la Khudoley è stata selezionata dalla White Space Chelsea di Manhattan; ovvero una Galleria esclusiva di New YorK molto nota per il suo prestigio, presso la quale nel 2019 ha ricevuto un pregevole riconoscimento artistico con la specifica motivazione: “Per aver valorizzato l’arte e la creatività italiana.” Di concerto, ne è seguita una grande manifestazione dal titolo – Pitturiamo New York - la capitale del mondo, cui ha fatto seguito nel 2020 un tema mitologico dedicato a Bacco e inserito nel ristretto gruppo degli artisti selezionati assieme alla Olena Khudoley già insignita di vari premi nella figurazione umana. Una versatilità di insindacabile giudizio, connota la sua matrice corroborata dallo stile, dalla accurata ricercatezza pittorica e coloristica, dal tratto compositivo- culturale declinato nelle sue elaborate opere. Infatti tra i suoi dipinti emerge la classicità, la conoscenza del Rinascimento e del Barocco italiano, dove si palesa la sua profonda creatività pittorica che annovera con estrema cura: dalle nature morte agli accurati paesaggi e il tutto impreziosito dalle elaborazioni cromatiche. Sino alle lucentezze delle tele ad olio, dove si ricavano molte filigrane creative, come pure la padronanza dei colori assieme alla fine cesellatura che li vivifica. Sulla versatilità della pittrice emerge anche uno stampo iperrealista, surrealista e fantasy quasi a colloquio con i vari stili, con le caratteristiche peculiari di una filigrana, parimenti definita dalle sue desinenze pittoriche, in ambiti sia nazionali sia internazionali. Il tocco fiabesco delle sue tele ha conquistato una grande curiosità e interesse anche attraverso il suo periodo “BLU” che Olena descrive con accuratezza: ”Di fatto, questo mio specifico legame è connesso ad uno dei miei colori preferiti, ovvero il citato BLU. Pensandoci credo che dipendesse dalla mia interiorità, quello che sentivo come espressione del mio stato d’animo. Vi è stato anche un periodo in cui il ciclo delle mie opere si è avvalso di alcuni specifici colori, tra cui il rosso e il rosa, mentre ora sento di esprimermi bene anche con il verde e il giallo. Ma è sempre il mio sentire a portarmi a scegliere un colore piuttosto che l’altro. Su questo alternarsi di sensazioni creative ricevibili dal colore, in primis tendo a raggiungere quel tratto fiabesco precocemente acquisito e che nel contempo mi suggerisce l’anima.” E’ cresciuta in una f a m i g l i a di artisti a cominciare dalla nonna ritrattista, n o n n o autore di opere in legno, padre musicista, madre fotografa, ovvio che abbia ha assorbito anche la bellezza dell’arte sin dalla prima infanzia. La sua grande versatilità pittorica ha robuste quanto raffinate radici, che le consentono la poliedricità della sua pittura. Non potrebbe essere altrimenti a partire dal codice genetico, che ne ha definito disciplina e predisposizione artistica sino ad oggi. Olena da nota pittrice internazionale è pertanto dotata di molti talenti, a partire dalle elaborazioni cromatiche che in questi anni di virtuoso percorso, ha sviluppato come tema e visione. Specie se come veste ed anima, elabora un suo dipinto finché sollecita le sue sensibili corde pittoriche-creative. L’alternarsi delle sensazioni è una costante per ogni artista purché egli ne conquisti l’afflato sia come pittore sia come pittrice. Il ritmo narrativo di fatto, è sempre associato ad un armonico equilibrio, quasi si avvertisse una musicalità dalla stessa tavolozza, ricca di fioriture, cromie e spiritualità. Dunque sino alla esaltazione della bellezza come è solita dipingere l’artista Khudoley dal tratto personale e intriso di note soffuse. Tra le rimembranze dell’infanzia la stessa Olena, ricorda bene i suoi 12 anni poiché aveva ben chiaro ciò che avrebbe voluto fare da grande. Il suo sogno, la sua ambizione, erano di diventare una brava ritrattista come sua nonna, molto apprezzata nel suo Paese. Il forte tratto personale è legato ad un percorso dalle radici lontane, tratteggiate da un universo femminile, familiare, quanto dalla continuità di uno stile eloquentemente pittorico, talché particolarmente intenso e definito. I suoi dipinti oltre al noto consenso italiano, mostrano una espansione a vasto raggio in diverse rassegne pittoriche nazionali e internazionali che hanno contribuito anche al vasto consenso internazionale. Ad esempio è molto conosciuta anche d’oltralpe, a seguito delle numerose rassegne pittoriche con le quali ha partecipato alle esposizioni francesi. Ad esempio, alcune come Roquebrune-sur-Argèns in Costa Azzurra, a Linas periferia di Parigi e in molte altre sedI con presenza come prassi, a concorsi di prestigio. L’amore per l’arte dell’artista è parte integrante del suo codice genetico, già descritto nell’ambito familiare, vis poetica e amore per l’arte sono infine un connubio inscindibile e che Olena esprime con naturalezza empatica. Le sue presenze a concorsi di prestigio ai quali è abituata da diversi anni, hanno risentito come sappiamo di molte rassegne, esposizioni e nuovi progetti creativi non realizzati causa virus. Tuttavia Olena nel suo universo femminile di moglie e madre è riuscita a mantenere il suo equilibrio. La tavolozza coloristica, sulla quale si immerge, nonostante l’apprensione per motivi di salute familiari, è tutto sommato sostenuta dalla sua energia e fiducia alla quale mi associo. Il suo “stato d’animo” le ha comunque consentito la realizzazione di due nuovi dipinti. Ama dire a tal proposito “la bellezza ci circonda, e non è la sola natura a regalarci visioni di pura estasi”. Nessun artista può sentirsi appagato solo dall’arte. C’è il naturale desiderio di rendere nota la propria maestria e questo vale per tutti gli artisti. Tra le sue esposizioni di prestigio non poteva mancare quella al MUSEE du LOUVRE con l’esposizione di Olena nel 2013. Anna Bonanni
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