KHUDOLEY- I Colori dell’Anima
L’artista di origini ucraine-russe (nata a Sumy 1977) da tempo cittadina italiana, dal 2000
risiede ad Almè (Bergamo). E’
tra l’altro docente di disegno
e pittura presso - La Bottega
dell’Arte di Missaglia - diretta
dal Maestro di fama internazionale Gerry Scaccabarozzi.
Di recente Olena Khudoley è
stata selezionata dall‘esclusiva
Galleria d’Arte “White Space
Chelsea” di Manhattan dove ha
ottenuto un prestigioso riconoscimento artistico a New York
(22/12/2019). Con una specifica motivazione “Per aver valorizzato l’arte e la creatività italiana”. Ma anche per la grande
manifestazione che seguirà:
“Pitturiamo New York. La tua
arte nella capitale del mondo”
prevista dal 24 al 27 giugno
2020. Laddove sarà presente
con una sua opera a tema mitologico “Bacco” inserita un
catalogo di un ristretto numero
di importanti artisti internazionali. Già insignita di vari premi
è nella figurazione umana che
l’artista mette in luce la sua versatilità formale, quanto la sua
poliedricità di matrice pittorica
non comune. Sia lo stile quanto talune tematiche compositive, hanno origini culturali che
ben si amalgamano con l’acquisizione della sua profonda
conoscenza del Rinascimento e
del Barocco italiano. Infatti tra
i dipinti classici troviamo preziose elaborazioni cromatiche,
impreziosite dallo splendore dei
colori e dalla fine cesellatura
pittorica che le vivifica, siano
esse nature morte o paesaggi.
Inoltre, dalla lucentezza delle
tele ad olio si ricava la padronanza espressiva che ne connota i lavori, ovvero, i vari cicli di
stampo iperrealista, surrealista
e fantasy. Le cui caratteristiche
peculiari mostrano una filigrana di trame poeticamente
declinate, sino a raggiungere
quel tratto fiabesco con i colori dell’anima. In questi ultimi
anni le sue presenze a concorsi
e rassegne pittoriche nazionali
e internazionali hanno fatto sì
che l’artista abbia acquisito un
vasto consenso non solo italiano. Infatti i cugini d’oltralpe
apprezzano molto le sue opere
con le quali ha partecipato a
numerose rassegne, fino alle
esposizioni francesi di Roquebrune- sur- Argéns in Costa
Azzurra, a Linas periferia di Parigi ed altre. Le sue presenze a
concorsi di prestigio sono prassi come il Premio Ragazzi e non
solo. L’amore per l’arte fa parte
del suo codice genetico corroborato dal percorso accademico in madrepatria. La stessa vis
poetica rispecchia la vitalità di
un humus performante, che
Olena Khoudoley, fin da bambina ha respirato con passione. E
non poteva essere diversamente crescendo in una famiglia
di artisti a cominciare dalla
nonna nota ritrattista, nonno
autore di opere in legno, padre
musicista, madre fotografa, dai
quali ha assunto precocemente
sia padronanza che conoscenza
nel variegato campo dell’arte.
La pittrice ha avuto anche un
periodo Blu descrivendone così
la monocromia: “Il mio periodo
Blu è legato ad uno dei miei colori preferiti, ma non so perché
un tempo dipingevo solo quadri
di questo colore, tutti indistintamente. Pensandoci credo che
dipendesse dalla mia interiorità, quello che sentivo essere
espressione del mio stato d’animo. C’è stato anche un periodo
in cui nelle mie opere ho usato
molto il rosso e il rosa, mentre
ora sento di esprimermi bene
anche con il verde, il giallo. Ma
è sempre lo stato d’animo a portarmi a scegliere un colore piuttosto che l’altro. Questo alternarsi di sensazioni nasce dalla
vibrazione che ricevo dal colore
in primis, ma anche da ciò che
dall’esterno può influenzare
la mia scelta. Tuttavia la devo
sentire prima dentro di me. Un
fil rouge capace di collegare i
vari segmenti concettuali ed
emozionali, sino ad affrontare
la visione intesa come veste ed
anima di un dipinto da realizzare”. Evidenti i risultati di questo
amalgama, dove studio, visione
artistica e capacità ritrattistica
si confrontano con il lato poetico con cui nutre la sua pittura
creativa. Associata ad un equilibrio formale di sottesa musicalità dalla nota iperrealista.
La tavolozza colma di fioriture,
soggetti e figure che denotano
spiritualità, mentre la cromia
si distacca dalle cose mediocri
attraverso l’esaltazione della
bellezza. Al tratto personale si
accompagna una istintiva poetica, intrisa di note talvolta soffuse. Altresì Il ritmo narrativo
quanto le accensioni cromatiche rispecchiano la sensibilità
pittorica di Olena Khudoley. Le
sue rimembranze ravvisano la
bimba che a 12 anni aveva ben
chiaro ciò che avrebbe voluto
fare da grande: il suo sogno, la
sua ambizione erano di diventare una brava ritrattista come
la nonna, molto apprezzata nel
suo Paese. Uno sguardo ai suoi
dipinti che siano presso esposizioni personali o collettive lasciano sempre una traccia nella
memoria visiva, in essi si coglie
una capacità comunicativa ben
equilibrata anche nel fantasy
con una pittura dal forte tratto
personale. I risultati segnano
la crescita di questa originale
artista, immersa anche nel suo
universo femminile di moglie
e di madre dove immanenza e
nostalgia si legano alla continuità di un percorso pittorico
particolarmente intenso. La
sua delicatezza figurativa come
la purezza della cromia sembrano in qualche modo voler arrestare la bruttezza che qua e là
ci compare intorno. La pittrice
nella sua narrazione pittorica
- fantasy ci offre uno scenario
potenzialmente realizzabile
nell’arte. Una sorta di magica
realtà concepita con istintiva
armonia, laddove si ravvisano
tratti di: Simbolismo, Rinascimento, Barocco, tutti dolcemente trasposti nella contemporaneità dei suoi dipinti.
Anna Bonanni
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