"Azul": capitolo centrale dell'ultimo libro di Borozan dedicato a Muchachito e "sus Compadres"
Borozan e Muchachito insieme per "Azul", un libro d'arte trasversale
Azul, ultimo libro d'arte del maestro Igor Boza Borozan presentato in assoluta anteprima per le Giornate Europee del Patrimonio presso l'Abbazia di San Pietro in Valle, è un progetto editoriale trasversale, molto intrigante per contenuti e struttura compositiva.
Azul è un libro sul Mediterraneo, culla delle più grandi civiltà della storia, le nostre radici profonde sono immerse in questo mare.
Una scrittura intima e personale sul concetto di appartenenza, le origine impresse nel dna di ognuno di noi.
Un piccolo scrigno dove sono custoditi tanti acquerelli, l'acquarello per plasmare i pigmenti della terra, i minerali, utilizzando appunto l'elemento acqua.
Opere tra terra e mare, una giostra di colori, di sensazioni, che si susseguono pagina dopo pagina in un ritmo incalzante, crescente. Un focus sul colore e l'alchimia, fondamenti dell'arte.
Arancione bruciato raccoglie e cataloga la serie di acquerelli che prendono forma proprio da questo colore molto simile alla sanguigna, tonalità calda e primordiale che rimanda la memoria verso terre lontane, consumate dal sole. Qui troviamo gli "abbracci", acquerelli ispirati al sentimento tradotto in simbiosi tra uomo e donna, corpo e anima, tra mare e terra…
Terra verde è il capitolo che segue, ed è appunto il colore che l'artista sceglie per realizzare la serie ispirata all'elemento terra, all'erba, tanti fili sottili e sinuosi in punta di pennello scorrono veloci sulla carta umida, si intrecciano, si liberano come dansassero nel vento.
E poi l'azul e il cobalto colori delle profondità marine e delle trasparenze. Luci e ombre che poi riportano, inevitabilmente, ai colori del Mediterraneo, il blu nel blu con tutte le sue straordinarie gradazioni tra artificio e natura. Una carrellata di opere che spaziano dalla serie delle piscine, a quella delle palme e degli astici.
Il capitolo centrale del volume è dedicato ad un musicista contemporaneo Muchachito e al suo gruppo "I Compadres". L'ispirazione nasce dalla sua musica, la rumba che Muchachito rielabora in maniera alternativa e molto personale. Un fuori classe emergente che travolge fiumi di persone ai suoi concerti.
"Si, la musica è sempre uno dei miei fili conduttori." Sostiene Borozan. "In Azul subentra la rumba catalana, un genere musicale sviluppato dalla comunità rom catalana nella città di Barcellona, in Spagna, a partire dalla metà da metà novecento. Un mix tra ritmi che derivano dalla rumba, dal flamenco con influenze di musica cubana e di rock & roll." Borozan ha conosciuto il musicista Muchachito ad un concerto a Roma e tra i due artisti è stato subito feeling. C'è uno straordinario connubio tra colore e musica, entrambe i linguaggi si basano sui toni e sul ritmo dando vita ad una vibrazione straordinaria.
Azul è comunque, e fuori da alcun dubbio, un ritorno al colore e alla pittura in un tempo, il nostro, dove la fotografia e le video-installazioni hanno preso posizione nel mondo dell'arte e non soltanto invadendo, talvolta in modo eccessivo, gallerie e web. Non un regresso ma una presa di posizione ferma e solida che rivaluta il "fare arte" secondo la tradizione classica e il rapporto simbiotico tra uomo-colore-emozione.
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