Italo Turri, Il Lunatico dell'Innocenza
ITALO TURRI
“IL LUNATICO DELL'INNOCENZA”
“La Culla il Nulla.
Il nulla la Culla.”
.....Quei cartoni sono una strana orchestra che suona una musica sconosciuta, avolte facendosi conato dimesso e infantile, a volte disponendosi nel golfoazzardato delle visioni liriche.
Quei cartoni nonvanno né sepolti, né diseppelliti, vanno percepiti. Turri non va né legato, néslegato: va compreso, va aiutato. va amato. Quanto al resto nessuno come luipossiede, nella sua pienezza vuota l’arte della dimenticanza proprio perchènessuno come lui detiene la pittura della memoria.
.....in effetti Italo Turri dipinge, per impregnazione e per infestazione,l’improbabilità sensoria di ci che si sente di sentire, la ipercinesia di ciche vede di vedere. La sua una biosfera pitturante della illogica metapsichicadell’incoscio e biologia pitturata della propria disperata volontà di nonmorire. Pittura come sisma, come eruzione lavica, come esperienza anonimadell’inanità e vittoria sulla inanità. ......
Caro Italo Turri, so che queste mie righe (peraltro superflue nel tuoextrasistolico universo) non le leggerai mai, tuttavia io sento il bisogno didirti grazie de esistere!, grazie della tua sfida! grazie di aver dipinto tuttala tua umile via crucis!, grazie di aver inondato di smembranti percezioni isotterranei e i cieli della tua città!.
Le strade vengono cancellate, le traccie no.
LorenzoOstuni
critico d’arte
docente di psicologia presso
l’ESALAN INSTITUTE di California
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