Intervento critico Noemi Manna, storico e critico dell'arte
"Tutto ciò che rivela questa opera è la volontà di nascondere. Nascondere con vomiti di lacrime e pioggia nera ciò che per Frida Kahlo si configura come la massima espressione dell’amore: l’esistenza di Diego. La tela riporta stralci di lettere che la pittrice scrisse a suo marito nel corso degli anni, quando il dolore per la sua perdita era forte e la sua vita coincideva col tentativo di dimenticarlo. I componimenti sono stracciati e occultati sotto violente pennellate scure che corrono a celare le parole che colgono quello che è il vero strazio e il lutto di questo sentimento. Ciò che resta delle pagine originarie è solo una voce sommessa, a tratti percettibile, nascosta sotto la facciata. Attraverso il tentativo fallito di dimenticare il suo amore mai dimenticato, però, emerge un richiamo prodigioso al ripristino di quel sentimento di attaccamento alla vita, tipico di Frida, seppur appannato dal disinganno delle delusioni e del tradimento "
Noemi Manna [Storico e critico dell’arte]
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto