Scena N°2 "L inizio del viaggio dell''Uomo che creava le Stelle; il Dono della Sua Speranza per combattere il Male, la Paura e la Morte"

Vernici, Pastelli ad Olio ed Acrilici, Forex, 2017

"Una Torre di Babele, circondata dal fuoco della distruzione, in un mondo dove tutto è in rovina devastato dall'egoismo di questa contemporanea Babilonia, corrotta oramai dai linguaggi macchinosi ed incomprensibili tra uomo ed uomo, dall'ingordigia e dalla sete di potere umana.... Una figura, un uomo col cappello, da solo, combatte con il suo ingegno ed suoi umili mezzi artistici (una bomboletta spray ed un grande pennello) contro le fiamme divoratrici di questa landa desolata e contro le terribili tre fiere della Morte, della Paura e del Male mentre, malignamente, tentano di avvinghiarlo, di precipitarlo e di farlo cadere nell'ombra delle loro nefaste forze... Soltanto un aquila di luce (la grande Aquila di Catskill) aiuta l'uomo mentre lotta "creando" al di sopra delle mura della Ziqqurrat, dove egli ha tracciato col bianco quattro segni; tre del linguaggio degli antichi sumeri ed una X; quest ultima, metafora della creatività e del dono artistico. Questi, una volta tradotti e messi insieme dal basso verso l'alto, sveleranno una frase; poiché è al di sopra di tutti gli idiomi terrestri e delle belve che attanagliano l'animo umano, rivolto verso l'amore cosmico di quell'architetto che noi chiamiamo "Dio", che si erge quest'uomo e "crea", nonostante tutto e tutti, le uniche cose in grado di dare sempre una speranza all'umanità; gli astri del cielo... Poiché è vero che polvere siamo e polvere ritorneremo; ma non polvere terrena; bensi polvere di stelle... perché è di esse che la nostra materia, di base, è composta... poiché è li che è e sarà sempre la nostra dimora, la nostra remota, ma eterea speranza... E nel frattempo, basterà sempre, ad ogni uomo per ritrovar se stesso nonostante il proprio linguaggio, alzare gli occhi al cielo e capire "tutto".."

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