2000 Il mensile d'arte della Matteo Editore, intervista il pittore Giuliano Piancastelli
L'INTERVISTA
1. Maestro Piancastelli, la passione per l'arte o la decisione di intraprendere questo vasto settore culturale è qualcosa che in qualche modo "c'è sempre stato" nella sua vita?
1) Ho iniziato a dipingere all'età di 13 anni, all'improvviso. Il dipinto.... (Ritratto di donna velata) non era certo un dipinto da tredicenne e suscitò subito l'interesse di un grande artista come Domenico Matteucci ( ceramista di fama internazionale) che mi incitò a continuare a dipingere. Quindi l'arte ha sempre attraversato la mia vita...una sorta di vocazione.
2. Per la scelta cromatica delle sue creazioni predilige colori freddi, caldi oppure formazioni logiche di accostamento del colore?
2) Facendo un tipo di pittura che s'ispira alla ritrattistica Vittoriana e al movimento Preraffaellita, i miei colori hanno certamente un sapore antico. Mi piace che evochino le atmosfere dei colori d'epoca, senza la freddezza e l'algidità delle tonalità moderne. Essendo un ribelle, amo molto utilizzare ad esempio il nero tipico dei dipinti antichi, cosa caldamente sconsigliata nelle accademie. Anche se ultimamente le mie opere tendono ad avere tonalità più chiare e luminose.
3. La bellezza che ripropone a chi ammira una della sue opere è una trasformazione di sue immagini fantastiche oppure ha davanti una modella o un modello e elementi appartenenti alla realtà?
3) Per me l'arte deve essere pura fantasia. Avere davanti un modello o una modella frenerebbe la mia creatività. Mi piace però arricchire i dipinti con oggetti presenti nel mio studio o paesaggi reali come scenografia. Spesso nei mie quadri infatti compare la Cornovaglia, con le sue alte scogliere e il suo mare in tempesta.
4. La sua avventura nel lavoro e nell'arte in quanti posti nel mondo l'ha condotta?
4) Sono sempre stato del parere che devono essere i dipinti a spostarsi, più che l'artista. Così le mie opere, grazie anche al sito della SAATCHI GALLERY di Londra hanno spesso volato verso il Regno Unito. Anche se ho ricevuto moltissimi inviti anche dalla Germania a dall'America.
5. Cerca di censurarsi a volte? Oppure preferisce la libera espressione, senza utilizzare veli, o oggetti che coprono un nudo da lei realizzato?
5) Credo sia molto facile attirare l'attenzione dipingendo un nudo. Io cerco di conquistare le persone che guardano i miei dipinti, attraverso lo sguardo dei miei personaggi. Riguardo ai nudi non ho mai censurato opere destinate a rimanere di mia proprietà, ma certamente se devo dipingere un quadro destinato ad un luogo pubblico, un minimo di censura la faccio. Nei miei quadri si possono contare anche i peli e le vene,. C'è una grande cura per i particolari. Non è un tipo di pittura appena accennata, ma tende al Realismo...quindi un nudo fatto da me potrebbe apparire un po' troppo reale. A suo tempo, il mio San Sebastiano suscitò un certo clamore per l'eccessiva perizia di particolari.
6. In quante serie ha concepito le sue creazioni? Un numero attorno il quale si aggira la sua bella produzione?
6) Molti artisti fanno i paesaggisti o i ritrattisti, ecc. Io credo che un pittore deve saper fare tutto...o almeno provarci! Ho una produzione di dipinti in stile Preraffaellita, poi ci sono i ritratti Vittoriani, i paesaggi, le nature morte, i dipinti con animali e la serie di ...Fanciulle Vittoriane, che riscuote sempre grandi consensi di pubblico. Ho dipinto più di 200 quadri, anche se molti li ho distrutti...cosa che ora non farei più.
7. Nei momenti felici e in quelli tristi trae ispirazione per l'eureka del soggetto che intende ritrarre o mettere su tela?
7) I miei dipinti non sono la conseguenza di uno stato d'animo, ma una necessità d'espressione. Spesso la gente trova nello sguardo dei miei personaggi, un velo di malinconia, ma nella vita non lo sono affatto. Faccio sguardi malinconici perchè sono più seducenti.
8. I suoi impegni le permettono di avere del tempo da dedicare ad altro oppure lavora "24 ore" al giorno e anche di più?
8) Quando mi renderò conto che la pittura per me sta diventando un lavoro, credo che smetterò di dipingere. La pittura è un privilegio...perchè permette di regalare emozioni. I lavori veri sono altri. Un minatore fa certamente più fatica di me!
9. Chi sono i grandi del passato e del presente delle arti visive, della letteratura, del cinema, dello spettacolo... che le piacerebbe incontrare, conoscere, ritrarre o con cui le piacerebbe lavorare?
9) L'elenco è lunghissimo. Certamente Lord Byron e Oscar Wilde, seguiti a ruota dai grandi pittori Preraffaelliti dell'ottocento inglese, ad esempio Dante Gabriel Rossetti e il grande Edward Burne Jones. Ma non posso nemmeno dimenticarmi di Leonardo da Vinci, o il grande pittore che ho amato fin da bambino...Vittore Carpaccio. Certamente comunque tutti personaggi del passato, l'epoca contemporanea non mi affascina.
10. Qualcosa che non le ho chiesto che vorrebbe dire a nostri lettori e lettrici? Chi avesse intenzione di contattarla si può affidare a internet?
10) Hai lettori e alle lettrici di questa bellissima rivista voglio dire di visitare i luoghi d'arte, perchè l'arte fa bene allo spirito. Hai giovani pittori voglio dire di diffidare dei galleristi che chiedono soldi per una mostra. Io non ho mai pagato per esporre le mie opere. Chi vuole può certamente contattarmi attraverso internet. Da circa sei anni infatti ho compreso che fare mostre è inutile. La notorietà che può dare un blog o un sito internet è incredibile. Ho visitatori da tutte le parti del mondo, e spesso trovo foto dei miei quadri su siti inglesi, americani, irlandesi, ecc. I lettori possono visitare lo STUDIO D'ARTE PIANCASTELLI che ho a Faenza attraverso il mio blog al seguente link... http://blog.libero.it/Piancastelli/ ma anche sul sito d'arte...www.gigarte.com/giulianopiancastelli.
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