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Giancarlo Baraldo
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solo exhibition
a cura di Riccardo Roma
Inaugurazione/Opening: 24 Ottobre/October 24, 2008, ore 17,00/at 5pm
Posizione/Venue : Galleria Trasparente
Organizzazione/Organized By : RFI e Ass. Tratti Discontinui
Event Description:
Milano, dal 24 Ottobre al 30 Novembre 2008
Milan, From 24th October to 30th November 2008
• Ingresso/Entry point: C.so Buenos Aires ang./cross Viale Tunisia, MM Porta Venezia
• Tutti i giorni/Every day dalle/from 06.00/6 AM alle/to 24.00/12 PM (visibile dalla vetrata/display window view)
Visita su appuntamento/Visit by appointment: Mob. +39 335 677 54 18
R.F.I. e Associazione Tratti Discontinui sono felici di invitarvi alla mostra personale dell’artista torinese Giancarlo Baraldo, che inaugura la nuova veste della Galleria Trasparente, lo spazio espositivo sotterraneo di Milano, progetto che ha come scopo la promozione di un aperto interscambio culturale non solo tra le figure coinvolte ma anche tra i saperi, attraverso tattiche trasversali ai vari campi dell'arte, della comunicazione e dell'entertainment, che vedono le nuove forme della creatività calate al centro del tessuto sociale e della vita ordinaria.
L’esibizione, curata da Riccardo Roma, intende porre in relazione le opere con uno spazio urbano di particolari valenze sociali e percettive, in cui l’arte interagisce violentemente con gli ambienti e verifica il proprio livello di legittimazione linguistica. Quotidianamente, ad ogni ora del giorno la mostra è in grado di riflettere su come l’arte contemporanea e gli spazi pubblici possano trasformarsi vicendevolmente attraverso una progettazione ragionata, allontanandosi dall’arte votiva e monumentale che riempie le piazze d’Italia.
Giancarlo Baraldo è un giocoliere dello spazio pittorico, nella sua ricerca si compenetrano medium classici e materiali di recupero, alternando irrequieti caleidoscopi visivi ad un lucido impianto prospettico di natura documentale. Le campiture cromatiche, dominate da un tratto scostante ed evanescente, inquadrano partizioni visive in cui le immagini, cariche di tensione plastica, si misurano con l’innata vocazione dell’artista di avvolgere lo sguardo in una dimensione di indefinita arrendevolezza.
Gli insiemi che ne scaturiscono schiudono forme ricche di riferimenti informali, optical e pop, che si arricchiscono di un corpus lirico e critico totalmente controllato dal panico emozionale dell’atto creativo.
Esploratore della memoria e archivista del presente, Baraldo realizza narrazioni vaganti sull’orlo di precipizi percettivi, analizza profondità pittoriche ambiguamente datate e frammentarie attraverso una sovrapposizione facoltativa e non lineare, di immagini tratte da svariati contesti visivi, dalla pubblicità, al photoframe ai baratri della memoria individuale. Purché ogni superficie su cui interviene rappresenti la testimonianza di qualcosa ed abbia una presenza storica: la ripetizione, il calcolo evocativo divengono un metodo per restituire la possibilità a ciò che per definizione è impossibile, proprio perché è passato.
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