Le sculture di Giardini, mondo delle idee
Questo e molto altro è Gabriele Giardini, poliedrico artista romano le cui attività variano dalla pittura alla scultura adottando i metodi più suggestive ed inusuali. Diplomatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma ha esposto le sue opere in vari spazi sia in Italia che all'estero, ottenendo così rilevanti premi e titoli onorifici, suscitando nel frattempo le simpatie di importanti critici e storici dell'arte. Nell'esposizione che l'artista ha tenuto presso il Complesso del Vittoriano dal 24 gennaio al 3 febbraio 2007, si aveva come l'impressione di osservare una mostra collettiva a causa, o meglio grazie, alla varietà delle sue dinamiche creazioni. Le tecniche adottate variano dall'acrilico, ai colori a olio , all'acquerello, alla tempera, e al bronzo, al legno e al gesso per la scultura. Una tra le opere che racchiudono il significato dell'arte di Giardini è "Mente compressa" che effigia la sintesi opportuna tra il figurativo, l'astratto, l'arte e la società. Il legno della scultura, materiale di cui il Giardini - scultore si avvale più di sovente, è intagliato con una precisione tale da rendere ogni minima sfumatura un eloquente simbolo dell'attuale società: teste di uomini, di animali che si ammassano le une sulle altre in questa fantomatica pressa generando così una successione di forme e di realtà che danno vita a quel trasformismo che si legge nella maggior parte delle opere dell'artista. L'elemento fondamentale della suddetta opera, o meglio della sua ricerca artistica in generale, risiede nella simbiosi uomo-natura: la morte che ci rende uguali a tutte le altre vite in una coesistenza che ricorda uno stato ancestrale dell'essere. Un modo come un altro per riflettere sulla condizione del nostro tempo, di questa frenesia che ci divora proprio come in una pressa. E poi figure surreali che nascono da una nube di fumo, da un sogno, rese ancor più suggestive dalla stravaganza della tecnica usata dall'artista, ossia pirografo su compensato. Un'altra scultura degna di nota è "Meditazione" in gesso patinato che ravvisa la figura di un uomo accovacciato in una posa di instabile irrequietezza che sembra riassumere tutta l'incertezza del nostro essere. Autentica e insolita, l'arte di Giardini entra negli animi di chi, ogni tanto, si pone qualche domanda... di Benedetta Mazzanobile
Benedetta Mazzanobile, Critico d'Arte
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